Alfredo il Grande

Alfredo del Wessex
Statua di Alfredo il Grande a Winchester
Re del Wessex
In carica23 aprile 871 –
26 ottobre 899
PredecessoreEtelredo
SuccessoreEdoardo
Re degli Anglosassoni
In caricamaggio 878 - 26 ottobre 899
Predecessoretitolo creato
SuccessoreEdoardo
Nome completoÆlfred detto il Grande
NascitaWantage, 848 o 849
MorteWinchester, 26 ottobre 899
Luogo di sepolturaabbazia di Hyde, Winchester, attualmente i resti risultano perduti
DinastiaCasato del Wessex
PadreEtelvulfo del Wessex
MadreOsburga
ConiugeEalhswith
FigliEthelfleda
Edoardo il Vecchio
Æthelgifu
Æthelweard
Ælfthryth
Religionechiesa di Roma
Sant'Alfredo il Grande
Miniatura raffigurante Alfredo il Grande da una genealogia del XIV secolo
 

Re del Wessex e degli Anglosassoni

 
NascitaWantage, 848 o 849
MorteWinchester, 26 ottobre 899
Venerato daChiesa cattolica[1]
Chiesa anglicana[2]
Ricorrenza26 ottobre

Alfredo il Grande (in inglese antico: Ælfred; Wantage, 848 o 849Winchester, 26 ottobre 899) è stato sovrano del regno anglosassone occidentale del Wessex dall'871 all'899, ed è oggi venerato come santo da alcune tradizioni cristiane.

Alfredo fu l'ultimo figlio di Etelvulfo del Wessex e di Osburga di Wight, che perirono durante la sua infanzia. Ebbe tre fratelli - Etelbaldo, Etelberto, Etelredo - e una sorella, Etelswith; suo fratellastro fu Atelstano di Kent.

Ultimo della famiglia a salire al trono, come tutti i suoi familiari trascorse gran parte della propria vita a difendere il regno dalle razzie vichinghe. Dopo avere riportato una vittoria decisiva nella battaglia di Ethandun nell'878, strinse un accordo con i suoi avversari dando vita all'entità amministrativa nota come Danelaw, nei territori dell'Anglia orientale e nel sud della Northumbria. La creazione di un territorio per i danesi venne stabilita dall'accordo tra Alfredo e il comandante vichingo Guthrum, diventato sovrano dell'Anglia Orientale, dopo essersi convertito al cattolicesimo. L’alleanza con Guthrum e altri re gallesi garantì ad Alfredo e ai suoi successori l’estensione della propria influenza all’intera Inghilterra.[3]

Alfredo, uomo colto, incoraggiò l'istruzione e migliorò il sistema legislativo statale tramite la realizzazione di un codice normativo (Doom Book): per questo motivo fu detto «il Giustiniano inglese».[4] Secondo gli storici anglosassoni, Alfredo si impegnò a creare una prima cultura unificata in Inghilterra, chiamando membri del clero dall’Impero carolingio per formare i chierici e i nobili del regno secondo le pratiche in uso nel continente europeo. Egli favorì lo sviluppo di luoghi dediti alla produzione di manoscritti in latino e inglese antico, i cui testi preminenti erano di carattere teologico e storico. Tra di essi, spicca la Cronaca Anglosassone, che ripercorre la storia dell’Inghilterra dal periodo romano fino al XII secolo; composta dal vescovo gallese Asser, amico di Alfredo, continuata da scribi anonimi sempre vicini alla nobiltà anglosassone e inglese.

  1. ^ A.Borrelli, Alfredo il Grande, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it, 21 luglio 2005. URL consultato il 1º ottobre 2017.
  2. ^ (DE) J.Schäfer, Alfred "der Große", su Ökumenisches Heiligenlexikon, 2015. URL consultato il 1º ottobre 2017 (archiviato l'8 aprile 2016).
  3. ^ Yorke (2001), pp. 27-28.
  4. ^ Claudio Arletti, Pentateuco, Bologna, Edizioni Dehoniane, p. 66, ISBN 978-88-10-96247-3. URL consultato il 29 settembre 2021 (archiviato il 28 settembre 2021).

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