Anno liturgico nella Chiesa cattolica

Risurrezione, di Matthias Grünewald. La settimana santa è il fulcro dell'anno liturgico.

«La santa Chiesa celebra con sacra memoria in giorni determinati nel corso dell'anno l'opera della salvezza del Cristo. ... Nei vari tempi dell'anno liturgico, secondo una disciplina tradizionale, la Chiesa completa la formazione dei fedeli ... .»

L'anno liturgico nella Chiesa cattolica è la fase temporale in cui la Chiesa cattolica celebra il mistero del Cristo totale (ossia l'insieme del Capo, il Signore Gesù Cristo, e delle membra, cioè della Chiesa) secondo la definizione di Sant'Agostino, basata su Colossesi 1,18a[1][2] e ripresa da san Tommaso d'Aquino nel concetto di unica Persona mistica formata dal Capo e dalle membra.

Più precisamente, la Chiesa cattolica nell'anno liturgico:

  • celebra esclusivamente il mistero del Signore Gesù Cristo nell'ambito delle relazioni trinitarie;
  • celebra specificatamente il mistero del Signore Gesù Cristo, in cui comunque è adombrata la celebrazione del Cristo totale, nell'ambito della storia della salvezza cioè il tempo che, andando dalla creazione alla parusia, ha come proprio centro la prima venuta del Messia (ossia l'incarnazione, la nascita, la crescita, la maturità, il ministero pubblico, la morte, la Risurrezione e l'Ascensione del Signore Gesù Cristo) come testimoniata sia dallo Spirito Santo sia, iniziando dal giorno di Pentecoste, dalla Chiesa stessa, e
  • celebra esplicitamente il mistero del Cristo totale sia nel ricordo delle persone dei santi e dei beati, che significano sempre il Signore Gesù Cristo che in loro è glorificato, sia nell'ambito della Dedicazione delle singole chiese o dell'anniversario della stessa in cui si fa palese memoria del Corpo mistico.

L'anno liturgico nella Chiesa cattolica non corrisponde perfettamente all'anno civile e, fatta eccezione per alcuni riti orientali, ha una durata variabile in quanto le date di inizio e fine sono mobili.

  1. ^ Colossesi 1,18a, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa... (Il pronome "Egli" è riferito all'espressione "suo Figlio diletto", usata nel per indicare il Cristo nel precedente versetto 13 dove il soggetto è Dio Padre e al quale si riferisce l'aggettivo "suo" presente nella menzionata espressione)

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