Anti-intellettualismo

Il caricaturista politico Thomas Nast rappresenta in questa vignetta la visione populista dell'intellettuale e dell'antiintellettuale. A sinistra l'accademico che legge e studia con una testa sproporzionata e a destra un pugile col corpo sproporzionato.

L'anti-intellettualismo è l'ostilità e la diffidenza verso l'intelletto, gli intellettuali e l'intellettualismo, comunemente espresso come deprecazione dell'istruzione e della filosofia e il rifiuto dell'arte, la letteratura e la scienza considerate attività impraticabili, politicamente motivate e persino spregevoli. Gli anti-intellettuali si presentano e sono percepiti come difensori della gente comune contro l'elitarismo politico e accademico e tendono a vedere le persone istruite come una classe di persone che domina il discorso politico e l'istruzione superiore, ignorando le preoccupazioni della gente comune.

I governi totalitari manipolano e applicano l'anti-intellettualismo per reprimere il dissenso politico. Durante la guerra civile spagnola (1936-1939) e la seguente dittatura (1939-1975) del caudillo Francisco Franco, la repressione reazionaria del terrore bianco (1936-1945) fu particolarmente anti-intellettuale, con 200.000 civili uccisi tra cui l'intellighenzia spagnola, gli insegnanti e gli accademici politicamente attivi, gli artisti e gli scrittori della seconda repubblica spagnola (1931-1939).


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