Appalto

L'appalto (dal latino medievale appaltum, forse dal latino ad pactum «a contratto») è il contratto con cui una parte (appaltatore) assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, l'obbligazione di compiere in favore di un'altra (committente o appaltante) un'opera o un servizio.

L'appaltatore, che solitamente è un imprenditore, è tenuto a organizzare i mezzi e a svolgere ogni attività necessaria alla realizzazione dell'opera dedotta in contratto, secondo le modalità pattuite e la regola dell'arte. Quella dell'appaltatore è quindi un'obbligazione di risultato, in quanto il pieno adempimento coincide solo con la completa realizzazione dell'opera.

Un contratto di appalto può essere stipulato da un soggetto pubblico con un soggetto privato, o con un altro soggetto pubblico, in seguito ad una procedura di affidamento prevista dalla legge (gara ad evidenza pubblica, affidamento diretto, affidamento in-house) e in tal caso si parla di appalto pubblico, oppure può essere stipulato tra soggetti privati.

La commessa[1] è il procedimento tecnico-contabile (o progetto) di esecuzione dello specifico contratto (sostanzializzato attraverso un ordine di appalto o una lettera di incarico) per una determinata opera o servizio.

  1. ^ Infatti, l'appalto o altri contratti simili si caratterizzano per essere produzioni "su commessa" a differenza della produzione "di serie" o per il magazzino o a catalogo, caratterizzati dall'assenza di progetti su specifica del committente.

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