Argomento teleologico

L'argomento teleologico, o argomento del disegno divino (noto anche come argomento fisico-teologico o argomento del disegno intelligente) è una delle argomentazioni utilizzate per dimostrare l'esistenza di Dio o di un creatore, a partire dalla percezione di un ordine, di uno scopo, di un progetto o di una direzione nello stato delle cose. Il termine "teleologico" deriva dal greco telos, che significa "fine" o "scopo" o "obbiettivo"; la teleologia è l'ipotesi che esista uno scopo o un principio direzionale nei processi della natura.[1][2][3][4]

Le prime versioni di questo argomento attestate da fonti scritte sono associate a Socrate nell'antica Grecia, sebbene sia stato affermato che egli stesse riprendendo un argomento più antico.[5][6] Platone e Aristotele svilupparono approcci complessi alla proposta che il cosmo abbia una causa intelligente, ma furono gli Stoici che, sotto la loro influenza, "svilupparono la serie di argomentazioni creazioniste ampiamente conosciute sotto l'etichetta di 'Argomento del Disegno'".

Le religioni abramitiche usarono l'argomento teleologico in molti modi secondo una lunga e consolidata tradizione. Nel Medioevo, l'argomento fu adottato da teologi islamici come Al-Ghazali, che era pure rifiutato come non necessario dai fedeli alla lettera del Corano, e come non convincente da molti filosofi islamici. Più tardi, l'argomento teleologico fu accolto da san Tommaso d'Aquino, Dottore della Chiesa, che lo incluse come la quinta delle sue "Cinque Vie per provare l'esistenza di Dio. Nella prima Inghilterra moderna ecclesiastici come William Turner e John Ray erano noti sostenitori dell'argomento. All'inizio del XVIII secolo, William Derham pubblicò la sua Physico-Theology ("Fisico-Teologia"), che dava la sua "dimostrazione dell'essere e degli attributi di Dio a partire dalle sue opere di creazione".[7] Successivamente, William Paley, nel suo Natural Theology or Evidences of the Existence and Attributes of the Deity del 1802 pubblicò una presentazione importante dell'argomento del disegno con la sua versione dell'analogia dell'orologiaio e la prima occorrenza dell’espressione "disegno intelligente".[8]

Fin dall'inizio, furono mosse numerose critiche alle diverse versioni dell'argomento teleologico e contro le repliche alla sua sfida alle affermazioni contrarie alle scienze naturali non teleologiche. Particolarmente importanti furono le argomentazioni logiche generali elaborate da David Hume nei suoi Dialoghi sulla religione naturale, pubblicato nel 1779, e la spiegazione della complessità biologica data ne L'origine delle specie di Charles Darwin, dato alle stampe nel 1859.[9] Dagli anni '60, le argomentazioni di Paley influenzarono lo sviluppo di un movimento per la scienza della creazione che impiegava l'espressione "disegno di un disegnatore intelligente", frase che dopo il 1987 fu rinominata semplicemente "disegno intelligente", in particolare grazie all'influsso del movimento omonimo. Entrambi i movimenti fecero uso dell'argomento teleologico per argomentare contro la teoria modernista dell'evoluzione e per affermare che le spiegazioni soprannaturali dovrebbero trovare uguale spazio nelle materie di insegnamento della scuola pubblica.[10]

Anche a partire già dalla Grecia classica si svilupparono due approcci all'argomento teleologico, distinti per la loro comprensione del fatto che l'ordine naturale fosse letteralmente creato oppure increato. L'approccio non creazionista inizia più chiaramente con Aristotele, anche se molti pensatori, come i neoplatonici, credevano che fosse già implicito in Platone. Questo approccio non è creazionista in senso semplice, perché mentre concorda sul fatto che un'intelligenza cosmica è responsabile dell'ordine naturale, rifiuta la proposta secondo cui ciò richiede un "creatore" che crei e preservi fisicamente quest'ordine nel tempo. I neoplatonici non trovarono convincente l'argomento teleologico, e in questo furono seguiti da filosofi medievali come Al-Farabi e Avicenna. In seguito, Averroè e san Tommaso d'Aquino considerarono l'argomento plausibile per la ragione, ma non necessariamente il migliore.

Sebbene il concetto di un'intelligenza sottostante all'ordine naturale sia antico, un argomento razionale che conclude che possiamo sapere che il mondo naturale ha un progettista, ovvero un'intelligenza creatrice che ha scopi simili a quelli umani, sembra essere iniziato con la filosofia classica.[5] Anche i pensatori religiosi nel giudaismo, nell'induismo, nel confucianesimo, nell'islam e nel Cristianesimo svilupparono versioni proprie dell'argomento teleologico. Più tardi, nella filosofia occidentale e nel Cristianesimo più radicale furono prodotte varianti per l’argomento del disegno.

I difensori contemporanei dell'argomento teleologico sono principalmente cristiani[11], quali ad esempio Richard Swinburne e John Lennox.

  1. ^ teleological argument, in Oxford English Dictionary. URL consultato il 20 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  2. ^ Ayala, Francisco J. 2006. "The Blasphemy of Intelligent Design". History and Philosophy of the Life Sciences 28(3):409–21. JSTOR 23334140. (recensione di Creationism's Trojan Horse: The Wedge of Intelligent Design): "L'argomento del disegno per dimostrare l'esistenza di Dio, ora chiamato 'Argomento del Disegno Intelligente' (Intelligent Design, ID), è un argomento duplice. La prima parte asseriche che l'universo, gli esseri umani, così come ogni sorta di organismi, nella loro interezza e nelle loro parti, e nelle relazioni tra loro e col proprio ambiente, sembrano essere stati progettati per servire a una certa funzione e a determinati modi di vita. La seconda parte dell'argomento è che soltanto un Creatore onnipotente può rendere ragione della perfezione e del disegno finalistico dell'universo e di tutto ciò che esso contiene".
  3. ^ The Argument from Design, su princeton.edu, Università di Princeton (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2019).
  4. ^ Intelligent Design, su intelligentdesign.org.
  5. ^ a b Ahbel-Rappe, Sara, and R. Kamtekar. 2009. A Companion to Socrates. John Wiley & Sons. p. 45. "Senofonte attribuisce a Socrate ciò che in precedenza era probabilmente conosciuto come teologia naturale, un argomento a favore dell'esistenza delle divinità a partire dall'osservazione del mondo naturale"
  6. ^ Sedley (2007:86) concorda, e cita altri commentatori recenti che concordano con questa tesi, e arguisce in particolare che l'argomento riportato da Senofonte e da Platone "con ogni probabilità" antecendete all'argomento del disegno (p. 213). Egli mostra che gl Stoici parafrasarono di frequente il resoconto dato da Senofonte.
  7. ^ Derham, William. 1713. Physico-Theology.
  8. ^ "Design". Oxford English Dictionary, n. 4.
  9. ^ Manning, Russell Re. 2013. " Introduction.". Pp. 1–9 in The Oxford Handbook of Natural Theology. Oxford: Oxford University Press. p. 3., ad esempio: "Tra loro -così si racconta- Hume, Darwin e Barth spazzarono via dal tappeto delle pretese della teologia naturale qualsiasi legittimità filosofica, scientifica o teologica".
  10. ^ Scott, Eugenie C. 2007. " Biological design in science classrooms (PDF).". Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America 104(suppl. 1):8669–76. DOI10.1073/pnas.0701505104. PMID 17494747. PMC 1876445.
  11. ^ Kitzmiller v. Dover Area School District, vol. 04, 20 dicembre 2005.
    «gli scritti dei più illustri propugnatore dell'ID rivelano che il progettista postulato dal loro argomento è il Dio del Cristianesimo»
    , Sentenza p. 26. Una selezione degli scritti e vari stralci relativi ai sostenitori della tesi del disegno intelligente, che dimostra la sua identificazione col Dio cristiano, è rinvenibile al seguente URL: Horse's Mouth (PDF) (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2008)., PDF a cura di bBrian Poindexter, datati 2003.

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