Arrondissement dipartimentali della Francia

Gli arrondissement dipartimentali della Francia sono suddivisioni amministrative territoriali dei dipartimenti.[1]

Un arrondissement prende generalmente il nome dal suo capoluogo (chiamato sottoprefettura, a meno che non sia la prefettura del dipartimento). Nel 2003 erano presenti in Francia 342 arrondissement dipartimentali, dal 29 marzo 2017[2] il loro numero si è ridotto a 332. La maggior parte dei dipartimenti è composta da tre o quattro arrondissement: i dipartimenti di Parigi e del Territorio di Belfort ne hanno uno solo, mentre la Mosella ne conta cinque.

Gli arrondissement sono stati istituiti da una legge del 17 febbraio 1800 e hanno sostituito i distretti. Hanno assunto per certi periodi la funzione di circoscrizioni elettorali legislative, in particolare durante la Terza Repubblica. La legge del 10 settembre 1926, che soppresse 106 arrondissement col pretesto di tagli alle spese dell'amministrazione, fu considerata come una manipolazione elettorale.[3][4]

Contrariamente alle regioni e ai dipartimenti, l'arrondissement non è una persona giuridica di diritto pubblico e non costituisce un ente territoriale ma rappresenta soltanto una forma organizzativa tra comuni, tipica dei Paesi francofoni.

  1. ^ (FR) INSEE Institut national de la statistique et de étude économique, Arrondissement, su insee.fr. URL consultato il 23 dicembre 2019 (archiviato il 19 ottobre 2019).
    «L'arrondissement est une subdivision du département.»
  2. ^ (FR) Legifrance. Le service public de la diffusion du droit, Décret n° 2017-453 du 29 mars 2017 portant suppression de l'arrondissement de Sainte-Menehould (département de la Marne), su legifrance.gouv.fr. URL consultato il 23 dicembre 2019 (archiviato il 25 novembre 2020).
  3. ^ (FR) Ministère de l'Intérieur, Rèduction du nombre des arrondissements administratif, suppression de 106 sous.prefecture et de 70 emploiis de secrétaires généraux de préfecture (PDF), su gallica.bnf.fr, Journal officiel de la Republique Française, 14 settembre 1926, pp. 10186-10202. URL consultato il 2 aprile 2021 (archiviato il 16 aprile 2021).
  4. ^ (FR) Yves Thomas, Réforme du 10 septembre 1926, su guichetdusavoir.org, Bibliotèque municipale de Lyon, 5 luglio 2005. URL consultato il 2 aprile 2021 (archiviato il 18 settembre 2020).
    «A la suite de la grave crise financière de 1926, le parlement autorise le gouvernement Poincaré à procéder par décret "à toutes suppressions ou fusions d'emplois, d'établissements ou de services". Le décret-loi du 10 septembre 1926 supprime ainsi 106 arrondissements en justifiant l'économie réalisée par l'évolution des communications : "Partout où les communes possédaient le moyen convenable d'établir leur liaison avec l'administration centrale, la sous-préfecture a été supprimée"... (In seguito alla grave crisi finanziaria del 1926, il Parlamento autorizzò il governo Poincaré a procedere per decreto a "tutte le eliminazioni o fusioni di posti di lavoro, stabilimenti o servizi". Il decreto legge del 10 settembre 1926 abolì così 106 arrondissement, giustificando il risparmio ottenuto con l'evoluzione delle comunicazioni: "Ovunque i comuni avevano un mezzo adeguato per stabilire il loro legame con l'amministrazione centrale, la sottoprefettura fu abolita...)»

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