Aruachi

Gli Aruachi (anche aruak o arawak, arahuacos o aruacos in spagnolo; da aru, ovvero fiore di manioca), rappresentano, secondo alcuni, la famiglia linguistica dei popoli amerindi pre-colombiani con maggiori diversità linguistiche, essendo stanziati dai Caraibi fino al nord dell'Argentina[1].

Si tratta di una popolazione indigena delle regioni centromeridionali dell'America meridionale. I nuclei più consistenti vivono in Venezuela, in Colombia e nel Brasile nord-occidentale. Gli Aruachi sono i tipici rappresentanti della cultura amazzonica.

Mappa etnografica del Sud America nel 1937. La distribuzione degli Aruachi (Arawak) è evidenziata in marrone.

Tra questi popoli si distinsero i Taino che si erano insediati nelle Grandi Antille, tra cui i Lucaiani (alle Bahamas) e i Bimini (in Florida). Vi erano poi i Nepoya e i Suppoyo nell'isola di Trinidad e gli Igneri, che si pensa avessero preceduto i Caribi nelle Piccole Antille assieme ad altre etnie, tra cui i Lokono, che si erano stabiliti lungo le coste orientali dell'America meridionale fino ad arrivare ai confini dell'attuale Brasile.

Appartengono alla famiglia linguistica arawak. Erano i nativi che Cristoforo Colombo incontrò quando sbarcò nelle Americhe. Gli spagnoli li descrissero come un popolo pacifico e gentile, nonostante i pregiudizi dell'epoca li classificassero automaticamente come ostili. Gli Arawak furono ridotti in schiavitù da Cristoforo Colombo e dai suoi successori spagnoli e impiegati in grandi latifondi chiamati encomienda. Erano costretti a lavorare a ritmi massacranti e morivano a migliaia. Nel 1515 rimanevano circa cinquantamila Arawak; nel 1550 si erano ridotti a cinquecento. In una relazione del 1650 si scrive che sull'isola di Hispaniola non rimaneva nemmeno un Arawak.[2][3]
Sono di origine Arawak parole entrate nell'uso comune in molte lingue, compreso l'italiano: canoa, colibrì, caimano, amaca, ecc. Arawak è anche il nome usato per designare una particolare varietà della pianta di pomodoro.

  1. ^ Irving Rouse, The Tainos, Yale University Press, 1992, p. 5, ISBN 0300051816. URL consultato il 16 giugno 2015.
  2. ^ 12 ottobre si celebra il Columbus day, il genocidio di oltre 70 milioni di persone. La Spia Press.
  3. ^ Zinn Howard. Storia del popolo americano dal 1492 a oggi. Il Saggiatore. 1980. pag. 22.

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