Assedio di Ctesifonte (637)

Assedio di Ctesifonte (637)
parte delle Conquiste islamiche
Rovine del palazzo imperiale di Ctesifonte (Taq-i Kisra).
Datagennaio-marzo 637
LuogoCtesifonte (Iraq)
EsitoVittoria arabo-musulmana
Modifiche territorialiconquista della Persia occidentale sasanide
Schieramenti
Comandanti
Yazdegerd III
Mihran
Farrukhzad
Saʿd ibn Abī Waqqāṣ
Zuhra ibn al-Ḥawiyya al-Tamīmī
Qa'qa' ibn 'Amr
ʿAbd Allāh ibn al-Muṭʿim
Shuraḥbīl ibn al-Simṭ
Khālid ibn ʿUrfuṭa
Hishām ibn ʿUtba
ʿĀṣim b. ʿAmr
Effettivi
sconosciuti15 000[1] - 60 000[2][3]
Perdite
Sconosciutesconosciute
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L'assedio di Ctesifonte (città chiamata in persiano تیسفون‎, Tīsifūn, e in arabo المدائن?, al-Madāʾin) costituì il vittorioso epilogo delle forze militari del califfato dei Rashidun contro l'Impero sasanide, dopo due mesi di duro impegno (gennaio-marzo 637). Ctesifonte non era solo una delle più grandi città dell'Impero persiano, ma era stata anche la capitale degli Arsacidi e dei Sasanidi. Con la sua caduta ebbe di fatto fine non solo l'Impero sasanide, ma anche il dominio persiano sull'Iraq.

Ctesifonte - chiamata dagli Arabi musulmani al-Madāʾin[4] - si trova all'incirca 20 miglia a SE della moderna città di Baghdad e sorgeva sulle sponde del fiume Tigri, estendendosi su un'area di quasi 30 km2.[5] L'unico resto dell'antica città è il grande arco palaziale del Taq-i Kisra, sito nell'attuale cittadina irachena di Salman Pak.

  1. ^ p. 12,Rosenthal
  2. ^ http://books.google.dk/books?id=p7kltwf9yrwC&pg=PA258&dq=Shahrbaraz&hl=da&sa=X&ei=skDwUeiHH-ah0QWy6oHQDA&ved=0CDIQ6AEwAA#v=onepage&q=Shahrbaraz&f=false Archiviato il 28 marzo 2015 in Internet Archive.
  3. ^ The Muqaddimah: An Introduction to History by Ibn Khaldūn, transl. Franz Rosenthal, Dawood, N.J., p. 12.
  4. ^ Lett. "Le città", essendo Ctesifonte stata edificata accanto all'antica capitale di Seleucia.
  5. ^ Roma, nel IV secolo copriva un'area di 13,7 km2.

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