Assedio di Gerusalemme (1099)

Assedio di Gerusalemme
parte della Prima crociata
La presa crociata di Gerusalemme in una rappresentazione artistica del 1847 realizzata da Émile Signol
Data7 giugno-15 luglio 1099
LuogoGerusalemme
EsitoVittoria dei crociati
Modifiche territorialiConquista del Santo Sepolcro e nascita del Regno di Gerusalemme
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
1.500 cavalieri
12.000 fanti
1.000 uomini di guarnigione
Perdite
SconosciuteAlmeno 40.000 morti tra civili e soldati
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L'assedio di Gerusalemme, durato dal 7 giugno al 15 luglio 1099, fu il momento culminante e decisivo della Prima Crociata. Sotto la guida di Goffredo di Buglione e Raimondo IV di Tolosa, i crociati riuscirono, dopo un breve assedio, a conquistare la città e ad impadronirsi dei luoghi sacri della religione cristiana. Dopo aspri combattimenti all'interno della città contro la guarnigione egiziana, i crociati occuparono e devastarono i luoghi sacri della religione islamica presenti a Gerusalemme e schiacciarono brutalmente ogni resistenza, massacrando sommariamente combattenti e civili musulmani ed ebrei, compresi vecchi, donne e bambini[1].

La conquista di Gerusalemme completò con uno straordinario successo la Prima Crociata e permise la costituzione nel Vicino Oriente degli stati latini cristiani.

  1. ^ C. Tyerman, Le guerre di Dio, pp. 161-162.

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