Atto performativo

L'atto performativo fa parte della teoria degli atti linguistici elaborata da John Langshaw Austin.

Si tratta di un'asserzione che non descrive un certo stato delle cose, non espone un qualche fatto, bensì permette al parlante di compiere una vera e propria azione. Tramite un atto performativo si compie quello che si dice di fare e conseguentemente si produce immediatamente un fatto reale. «Il nome deriva, ovviamente, da perform [eseguire], il verbo usuale con il sostantivo 'azione'» (Austin).

Esempi di atti performativi:

«Battezzo questa nave Queen Elizabeth»;

«Scommetto mezzo scellino che domani pioverà»;

«Io prendo te come mia sposa».

Esistono diversi tipi di atti performativi:

1. Atti performativi che contengono verbi performativi. Secondo John Langshaw Austin i verbi performativi sono verbi che si permettono di agire, come per esempio "battezzare", "perdonare", "avvertire" o "vietare".

2.Atti performativi formati da semplici sostantivi, ad es.: "Grazie"

3.Atti performativi con predicati passivi, ad es.: "Vietato sporgersi"

4.Atti performativi in forma complessa, ad es.: "Le faccio i miei complimenti".

5.Atti performativi in contesti religiosi o di fantasia, ad es.: “Alzati, prendi il tuo letto e vattene a casa tua”(Gesù al paralitico)

Un atto linguistico che in una lingua è performativo, può non esserlo in un'altra.


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