BRICS

BRICS
Logo BRICS durante il turno di presidenza del Brasile (2025)
In blu, gli stati membri al 6 gennaio 2025
TipoOrganizzazione intergovernativa
Fondazione
  • 16 giugno 2009 (come BRIC)
  • 14 aprile 2011 (come BRICS)
  • 25 ottobre 2024 (come BRICS+)
Scopopolitico ed economico
Membri10 (2025)

Il BRICS è un raggruppamento di economie mondiali emergenti, formato dai Paesi del precedente BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) con l'aggiunta di Sudafrica (2010; con il suo ingresso si aggiunse la S al nome), Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Iran (2024), Indonesia (2025).

L'acronimo originale "BRIC" fu coniato nel 2001 dall'economista della Goldman Sachs Jim O'Neill[1] per descrivere le economie in rapida crescita che nelle sue previsioni avrebbero dominato collettivamente l'economia globale entro il 2050. Questi Paesi condividono una situazione economica in via di sviluppo e abbondanti risorse naturali strategiche, ma, soprattutto, sono stati caratterizzati da una forte crescita del prodotto interno lordo (PIL) e del peso nel commercio mondiale, specie agli inizi del XXI secolo.

In seguito, il blocco - informalmente ribattezzato BRICS+ - è divenuto un'organizzazione intergovernativa, con obiettivi geoeconomici e geopolitici e vertici annuali di rappresentanti degli Stati membri. Dal punto di vista economico, questi Paesi si propongono di costruire un sistema commerciale e finanziario globale attraverso accordi bilaterali non basati sul dollaro (de-dollarizzazione);[2] in particolare, ciò potrebbe avvenire con il lancio di una nuova moneta, potenzialmente condivisa.[3]

  1. ^ Francesco Galietti, La disfida per il "sud" globale, in Panorama, 2 agosto 2023, p. 54.
  2. ^ BRICS e de-dollarizzazione del sistema finanziario mondiale, su economia-italia.com.
  3. ^ Other Brics in the world. Il format si allarga, il ruolo del petrolio, i rischi per l'Occidente

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