Baia (Bacoli)

Baia
frazione
Baia – Veduta
Baia – Veduta
Baia vista dal castello Aragonese
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Città metropolitana Napoli
Comune Bacoli
Territorio
Coordinate40°49′00″N 14°04′11″E
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale80070
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Baia
Baia

Baia (l'antica Baiae) è una frazione di Bacoli, comune della città metropolitana di Napoli e parte dei Campi Flegrei.

Il suo golfo, racchiuso tra i rilievi di punta Lanterna a sud (su cui è posto il castello Aragonese) e punta Epitaffio a nord, non è altro che un antico cratere vulcanico, risalente a circa 8.400 anni fa e conservatosi solo per metà, essendo la sua parte ad oriente sprofondata o del tutto erosa dal mare.

Centro campano sede del più grande impianto della regione per la depurazione di molluschi, la fama di Baia è legata soprattutto alla presenza di resti archeologici di notevole valore storico ed artistico.

Secondo la leggenda, il suo nome deriva da Bajos, il nocchiere di Ulisse, che qui fu sepolto[1]; ma, leggende a parte, il nome latino Baiae è un evidente ipocoristico di Balineae (‘bagni pubblici’). Come racconta nella sua Historia sicula Bartolomeo di Neocastro, cronachista messinese vissuto nella seconda metà del Duecento e le cui antiche fonti sembrano esser ormai purtroppo in parte perdute, il primo nome della città, quello greco, fu Philopolis perché città consacrata alla dea Venere. Fu allora evolutissima, ricca di studi, di arti di ogni genere e di edifici anche sontuosi, finché un giorno iniziò un violento bradisismo e il mare venne a coprire completamente la pianura in cui sorgeva la maggior parte della città; si salvò solo la ristretta parte collinare, in particolare quella che si chiamava Peciola (cap. CXIV) - nome probabilmente dovuto ad una produzione di pece navale che vi si esercitava - e che oggi corrisponde alle terre retrostanti la masseria Coppola; infatti i vecchi contadini che vivono in quella zona ricordano che, ancora quando essi erano bambini, quel posto era chiamato ‘a Piola. In epoca romana, come testimoniato dalle ricche ville, fu luogo di riposo e di villeggiatura frequentato da patrizi romani. La località era infatti famosa per le sue calde acque termali, ricercate per lusso e per la cura delle malattie[2].

  1. ^ A darcene notizia è lo storico e geografo greco Strabone, nella sua opera Geografia (Libro V, 4, 6). Il legame con l'Odissea è comune peraltro ad altri luoghi vicini, come il capo Miseno. Ciò può essere messo in relazione con le antiche frequentazioni di epoca micenea, testimoniate dai ritrovamenti ceramici nella vicina Ischia.
  2. ^ Strabone, Geografia (Libro V, 4, 5).

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