Battaglia del passo di Kasserine

Battaglia del passo di Kasserine
parte della campagna di Tunisia
della seconda guerra mondiale
Le Panzer-Division in marcia durante l'operazione "Vento di primavera"
Data19 - 25 febbraio 1943
LuogoSbiba, passo di Kasserine, Thala (Tunisia)
EsitoVittoria tattica italo-tedesca[1]
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
30.000 uomini, 500 carri armati[2]22.000 uomini e 250 carri armati[2]
Perdite
6.300 morti e feriti, oltre 4.000 prigionieri[3], 235 carri armati, 110 mezzi cingolati e 706 autocarri distrutti[4]201 morti, 536 feriti e 252 dispersi[3]; 34 carri armati distrutti[2]
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La battaglia del passo di Kasserine (in tedesco Schlacht am Kasserinpass, in inglese Battle of the Kasserine Pass) si svolse durante la campagna di Tunisia della seconda guerra mondiale[5]. Si trattò dello scontro più importante della breve ma efficace controffensiva effettuata fra il 19 e il 25 febbraio 1943 dalle forze italo-tedesche nella regione della grande dorsale delle montagne dell'Atlante, nella Tunisia centro-occidentale. Le forze dell'Asse impegnate furono elementi del Deutsches Afrikakorps del feldmaresciallo Erwin Rommel (reduci dalla lunga ritirata seguita alla sconfitta di El Alamein), la divisione corazzata italiana "Centauro" e una parte della 5. Panzerarmee (5ª armata corazzata) del generale Hans-Jürgen von Arnim, sbarcata in Nordafrica nel dicembre 1942 per contrastare le forze angloamericane avanzate verso est dopo l'operazione Torch. Da parte Alleata le forze impegnate furono essenzialmente quelle del 2º corpo d'armata dell'esercito statunitense, comandata dal maggior generale Lloyd Fredendall, rafforzate nella seconda fase (dopo la disfatta iniziale) da importanti reparti britannici e francesi.

La battaglia rappresentò uno dei primi scontri su grande scala tra truppe statunitensi e tedesche nella seconda guerra mondiale. Le giovani ed inesperte truppe americane, maldestramente guidate in battaglia dai loro comandanti[6], furono sconfitte e subirono pesanti perdite; in particolare le forze corazzate americane (dotate di un equipaggiamento abbondante e moderno) mostrarono una netta inferiorità tattica e operativa nei confronti delle più esperte Panzer-Division tedesche[6]. In termini chilometrici la battaglia rappresentò la più grande sconfitta delle forze statunitensi nella seconda guerra mondiale, respinte di 140 km in una sola settimana[7].

Dopo l'imprevista disfatta, l'esercito statunitense apportò diversi cambiamenti alla sua organizzazione e alle sue tattiche, riorganizzando le singole unità e sostituendo i comandanti. Poche settimane dopo, quando tedeschi e americani si scontrarono di nuovo, questi ultimi dimostrarono un chiaro miglioramento delle loro capacità operative[8].

  1. ^ Rottman 2008, p. 77.
  2. ^ a b c Rottman 2008, p. 74.
  3. ^ a b AA.VV. 1993, p. 32.
  4. ^ Bauer 1971, p. 97.
  5. ^ La battaglia si sviluppò nelle vicinanze del centro di Qaṣrayn (in arabo ﻗﺼﺮﻳﻦ?, I due castelli), che nella lingua parlata può essere letto Qasrìn.
  6. ^ a b D'Este 1990, pp. 39-40.
  7. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore atkinson448
  8. ^ D'Este 1990, pp. 41-46.

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