Battaglia della Neretva

Battaglia della Neretva
parte del fronte jugoslavo della seconda guerra mondiale
La 2ª Brigata proletaria d'assalto in marcia verso Gornji Vakuf durante la battaglia della Neretva
Data20 gennaio - 1º aprile 1943
LuogoFiume Narenta, in Erzegovina
EsitoRitirata strategica dei partigiani jugoslavi con pesanti perdite. Fallimento degli obiettivi dell’Asse.
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
50 000 - 90 000 uomini
(di cui 20  - 25 000 truppe combattenti)[1]
130 000 uomini[2]
200+ aerei
Perdite
6.450 morti e 4.276 prigionieri[3]436 Tedeschi
(morti e dispersi)[4]
2.500 Italiani (circa 1.500 morti e 1.000 prigionieri)[5]
le perdite dei cetnici e degli ustascia sono sconosciute
Migliaia di morti e feriti tra la popolazione civile
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La battaglia della Neretva (in serbo-croato bitka na Neretvi, in italiano anche battaglia della Narenta[6]) venne combattuta tra le forze dell'Asse e l'Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia nella fase culminante delle operazioni belliche svoltesi nel teatro balcanico dopo l'inizio dell'offensiva tedesca Fall Weiss ("Piano Bianco"), un'operazione strategica lanciata all'inizio del 1943 durante la seconda guerra mondiale. L'offensiva ebbe luogo tra il gennaio e l'aprile 1943[4]. Il nome della battaglia deriva dal fiume, il Narenta (in croato Neretva), dove ebbero luogo i momenti decisivi dell'operazione.

L'operazione è anche conosciuta col nome di "quarta offensiva antipartigiana", mentre viene definita "quarta offensiva nemica" in serbo-croato e bosniaco (četvrta neprijateljska ofenziva/ofanziva) ed in sloveno (četrta sovražnikova ofenziva) o "battaglia per i feriti" (bitka za ranjenike) nelle fonti jugoslave. La battaglia, aspramente combattuta e caratterizzata da situazioni drammatiche dall'esito alterno, si concluse con un successo strategico per i partigiani jugoslavi di Tito che, nonostante le gravi perdite, riuscirono a sfuggire alla manovra d'accerchiamento tedesca e ad infliggere una dura sconfitta ai reparti dell'Esercito italiano e dei collaborazionisti cetnici schierati sul fiume[7].

  1. ^ Gobetti 2008, p. 209.
  2. ^ Gobetti 2008, p. 223; altre fonti riportano cifre minori: 60-90.000 uomini.
  3. ^ Scotti, p. 106.
  4. ^ a b (EN) Operation WEISS, su vojska.net. URL consultato il 15 aprile 2022.
  5. ^ Gobetti 2013, p. 138.
  6. ^ Francesco Fattuta, La campagna di Jugoslavia. Aprile 1941 - settembre 19443, Campobasso, Italia Editrice, 1996, pp. 125-131, ISBN 978-88-8129-762-7.
  7. ^ Gobetti 2008, pp. 215-221.

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