Battaglia delle Frontiere

Battaglia delle Frontiere
parte del fronte occidentale della prima guerra mondiale
Le truppe tedesche della 1ª Armata in marcia in Belgio durante la grande avanzata all'ovest
Data14 - 24 agosto 1914
LuogoLorena, Ardenne e Belgio meridionale
EsitoVittoria tedesca
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
1.500.000 soldati[1]Francesi: 1.300.000 soldati[2]
Britannici: 130.000 soldati[3]
Perdite
260.000 perdite totali[4], di cui 57.000 morti[5]Francesi: 300.000 perdite totali[6], tra cui 80.000 morti[5]
Britannici: 4.300 morti e feriti[7]
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La battaglia delle Frontiere comprende una serie di scontri combattuti, tra il 14 e il 24 agosto 1914, lungo la frontiera orientale della Francia e nel Belgio meridionale poco dopo lo scoppio della prima guerra mondiale tra l'esercito tedesco e le armate francesi e britanniche. I combattimenti si conclusero con un disastro per i francesi che subirono pesanti perdite e vennero duramente battuti sia in Lorena, che nelle Ardenne e sulla Sambre dall'esercito tedesco che, entrato in Belgio fin dal 4 agosto, avanzava in massa. La British Expeditionary Force, entrata in azione in aiuto dell'esercito francese, venne coinvolta nella grande battaglia combattendo a Mons, dove venne costretta a ripiegare dalla potente ala destra tedesca.

I francesi cercarono di applicare l'aggressiva manovra offensiva prevista dal cosiddetto piano XVII elaborato dal generale Joseph Joffre e sferrarono una serie di costosi attacchi frontali contro le armate tedesche che a loro volta stavano marciando verso la Francia settentrionale secondo la strategia stabilita dal cosiddetto piano Schlieffen. Gli attacchi francesi, basati sull'assalto allo scoperto alla baionetta, vennero tutti duramente respinti dalle truppe tedesche che, impiegando i moderni procedimenti tattici basati sulla manovra, sull'uso dei trinceramenti e sull'impiego della potenza di fuoco delle mitragliatrici, inflissero gravi perdite ai reparti nemici e continuarono ad avanzare.

Si trattò nel complesso della battaglia più grande, in termini di forze impiegate, e più sanguinosa, in rapporto alla sua durata molto breve rispetto alle successive campagne della Grande Guerra, del primo conflitto mondiale[8]. L'esercito francese subì soltanto nei quattro giorni di scontri tra il 20 e il 23 agosto oltre 40.000 morti, di cui 27.000 il 22 agosto 1914, il giorno più sanguinoso della storia militare francese[5].

Il fallimento dell'offensiva francese, di fronte alla potente spinta dell'esercito tedesco, portò ad una ritirata generale fino al fiume Marna, dove le forze francesi e britanniche si raggrupparono per la difesa di Parigi.

  1. ^ Herwig,  pp. 50-51.
  2. ^ Herwig,  p. 52.
  3. ^ Herwig,  p. 70.
  4. ^ Herwig,  p. 159.
  5. ^ a b c Becker,  p. 219.
  6. ^ Asprey,  p. 75.
  7. ^ Zuber,  p. 166.
  8. ^ Tuchman,  p. 340.

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