Battaglia di Canne

Disambiguazione – Se stai cercando la battaglia medievale, vedi Battaglia di Canne (1018).
Battaglia di Canne
parte della seconda guerra punica
Annibale percorre trionfalmente il campo di Canne dopo la vittoria.
Data2 agosto 216 a.C.
LuogoCanne (Apulia), nei pressi del fiume Aufido
EsitoVittoria cartaginese[1]
Schieramenti
Repubblica romana e suoi alleati italici
Galli Cenomani e contingente di cavalleria dei Veneti
Cartagine
Galli Boi
Galli Insubri
Iberici
Numidi
Comandanti
Effettivi
86.000 uomini di cui 75.000-80.000 fanteria, 2.400 cavalieri romani e 3.600 cavalieri alleati (8 legioni romane e 8 di alleati)28.500 fanteria pesante, 11.500 fanteria leggera, 10.000 cavalieri; Cartaginesi, alleati (Numidi ed Iberici), mercenari (Galli)
Perdite
Secondo Polibio: circa 70.000 fanti, 6.000 cavalieri e 10.000 prigionieri[2]

Secondo Tito Livio: 45.500 fanti, 2.700 cavalieri e 19.300 prigionieri[3]
Secondo Tito Livio: 8.000[4]

Secondo Polibio[2]: 5700 comprensivi di:

  • 4000 Galli
  • 1.500 Iberici e africani
  • 200 cavalieri
Voci di battaglie presenti su Wikipedia
(LA)

«Afris prope iam fessis caede magis quam pugna»

(IT)

«I Cartaginesi erano quasi più spossati per la strage compiuta che per il combattimento»

La battaglia di Canne del 2 agosto[5] del 216 a.C. è stata una delle principali battaglie della seconda guerra punica ed ebbe luogo in prossimità della città di Canne[6], nell'antica Apulia. L'esercito di Cartagine, comandato con estrema abilità da Annibale, accerchiò e distrusse quasi completamente un esercito numericamente superiore della Repubblica romana, guidato dai consoli Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone. È stata, in termini di caduti in combattimento, una delle più pesanti sconfitte subite da Roma, seconda solo alla battaglia di Arausio, ed è considerata come una delle più grandi manovre tattiche della storia militare.[1][7]

Riorganizzatisi dopo le precedenti sconfitte nelle battaglie della Trebbia (218 a.C.) e del lago Trasimeno (217 a.C.), i Romani decisero di affrontare Annibale a Canne, con circa 86 000 uomini tra soldati romani e truppe alleate.[8] I Romani ammassarono la loro fanteria pesante in una formazione più serrata del solito, mentre Annibale utilizzò la tattica della manovra a tenaglia. Questa manovra risultò così efficace che l'esercito romano fu annientato come forza di combattimento. A seguito della battaglia di Canne, la città di Capua, un tempo alleata di Roma, e altre città-stato cambiarono alleanza, schierandosi con Cartagine.

  1. ^ a b c Periochae, 22.10.
  2. ^ a b Polibio, L. III, 117.
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore l:xxii
  4. ^ Tito Livio, XXII, 52.
  5. ^ Si svolse il quarto giorno prima delle none di sestile (Macrobio - Saturnalia - Prima Giornata - I,10,26), corrispondenti a tale giorno in quanto secondo il calendario romano le none cadono il 5 di ogni mese. Il quarto giorno prima delle none cade il 2 di ogni mese.
  6. ^ Località oggetto di controversia fra gli studiosi moderni, identificata dalla maggioranza dagli storici presso il fiume Ofanto, ma da alcuni presso il fiume Fortore, vedi capitolo Controversie.
  7. ^ Mommsen, p. 212.
  8. ^ Polibio, Le Storie, L. III, 113.5: «Compresi gli alleati, vi erano in tutto ottantamila fanti e poco più di seimila cavalieri.»

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search