Battaglia di Ramillies parte della guerra di successione spagnola | |||
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La battaglia di Ramillies tra francesi e inglesi, 23 maggio 1706, di Jan van Huchtenburgh (1706/1710) | |||
Data | 23 maggio 1706 | ||
Luogo | Ramillies (Belgio) | ||
Esito | Vittoria decisiva della Grande Alleanza | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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La battaglia di Ramillies (/ˈræmɪliːz/), combattuta il 23 maggio 1706, fu una battaglia della guerra di successione spagnola. Per la Grande Alleanza – Austria, Inghilterra e Repubblica delle Sette Province Unite – la battaglia fu il seguito di una campagna inconcludente contro le armate borboniche del re Luigi XIV di Francia nel 1705. Sebbene gli Alleati avessero catturato Barcellona quell'anno, erano stati costretti ad abbandonare la campagna sulla Mosella, si erano arenati nei Paesi Bassi spagnoli e avevano subito delle sconfitte in Italia settentrionale. Tuttavia, nonostante le battute d'arresto dei suoi avversari, Luigi XIV voleva la pace, ma a condizioni ragionevoli. Per questo motivo, e per mantenere lo slancio, i francesi e i loro alleati passarono all'offensiva nel 1706.
La campagna iniziò bene per i generali di Luigi XIV: in Italia il maresciallo Vendôme sconfisse gli austriaci nella battaglia di Calcinato in aprile, mentre in Alsazia il maresciallo Villars costrinse il margravio di Baden a tornare oltre il Reno. Incoraggiato da questi primi successi, Luigi XIV esortò il maresciallo Villeroi a passare all'offensiva nei Paesi Bassi spagnoli e, con la vittoria, ottenere una pace «equa». Di conseguenza, il maresciallo francese partì da Lovanio (Louvain) alla testa di 60.000 uomini e marciò verso Tienen (Tirlemont), come se volesse minacciare Zoutleeuw (Léau). Anche il Duca di Marlborough, comandante in capo delle forze anglo-olandesi, decise di combattere una battaglia importante, radunò il suo esercito – circa 62.000 uomini – vicino a Maastricht e marciò oltre Zoutleeuw. Entrambi gli schieramenti, in cerca di battaglia, si incontrarono presto sul terreno asciutto tra i fiumi Mehaigne e Petite Gette, vicino al piccolo villaggio di Ramillies.
In meno di quattro ore le forze olandesi, inglesi e danesi[1] di Marlborough sopraffecero l'esercito franco-spagnolo-bavarese di Villeroi e Massimiliano Emanuele. Le accorte mosse e i cambiamenti di direzione del Duca durante la battaglia – di cui i suoi avversari non si resero conto fino a quando non fu troppo tardi – colsero i francesi in una morsa tattica. Con il nemico in rotta, gli Alleati poterono sfruttare appieno la loro vittoria. Caddero città dopo città, tra cui Bruxelles, Bruges e Anversa; alla fine della campagna l'esercito di Villeroi era stato cacciato dalla maggior parte dei Paesi Bassi spagnoli. Con il successivo successo del principe Eugenio nell'assedio di Torino, in Italia settentrionale, gli Alleati avevano imposto la più grande perdita di territorio e di risorse che Luigi XIV avrebbe subito durante la guerra. Il 1706 si rivelò quindi, per gli Alleati, un annus mirabilis.
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