Battaglia di Stalingrado parte del fronte orientale della seconda guerra mondiale | |||
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Soldati sovietici in azione nel 1942 durante la battaglia | |||
Data | 17 luglio 1942 - 2 febbraio 1943 | ||
Luogo | Stalingrado e regione tra il Don e il Volga, Unione Sovietica | ||
Esito | Decisiva vittoria sovietica | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
Perdite | |||
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Con il termine battaglia di Stalingrado (in russo Сталинградская битва?, Stalingradskaja bitva, in tedesco Schlacht von Stalingrad) si intendono i duri combattimenti svoltisi durante la seconda guerra mondiale che, tra l'estate del 1942 e il 2 febbraio 1943, opposero i soldati dell'Armata Rossa alle forze tedesche, italiane, rumene e ungheresi per il controllo della regione strategica tra il Don e il Volga e dell'importante centro politico ed economico di Stalingrado (oggi Volgograd), sul fronte orientale.
La battaglia, iniziata con l'avanzata delle truppe dell'Asse fino al Don e al Volga, ebbe termine, dopo una serie di fasi drammatiche e sanguinose, con l'annientamento della 6ª Armata tedesca rimasta circondata a Stalingrado e con la distruzione di gran parte delle altre forze germaniche e dell'Asse impegnate nell'area strategica meridionale del fronte orientale.
Questa lunga e gigantesca battaglia, definita da alcuni storici come «la più importante di tutta la seconda guerra mondiale»,[12] segnò la prima grande sconfitta politico-militare della Germania nazista e dei suoi alleati e satelliti sul fronte orientale nonché l'inizio dell'avanzata sovietica verso ovest che sarebbe terminata due anni dopo con la conquista del palazzo del Reichstag e il suicidio di Hitler nel bunker della Cancelleria durante la battaglia di Berlino.[13]
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