Battle Royale (バトル・ロワイヤル?, Batoru Rowaiaru) è un film del 2000 diretto da Kinji Fukasaku.
Il soggetto è tratto dall'omonimo romanzo di Koushun Takami.
Sceneggiato da Kenta Fukasaku, figlio del regista, il film vede tra i protagonisti Takeshi Kitano e racconta la storia di Shuya Nanahara, uno studente di scuola media che sta lottando con il suicidio del padre e che viene costretto dal governo a competere in un gioco mortale in cui gli studenti della sua classe devono combattere all'ultimo sangue. Solo l'ultimo superstite avrà il diritto di vivere. Il film ha suscitato polemiche sia nazionali che internazionali ed è stato vietato a titolo definitivo o deliberatamente escluso dalla distribuzione in diversi paesi.
Il film è stato un blockbuster, rivelandosi uno dei 10 film di maggiore incasso in Giappone, ed è stato distribuito in 22 paesi in tutto il mondo. Ha ottenuto un grande successo pubblico globale e di critica ed è spesso considerato come uno dei film giapponesi più famosi, così come uno dei migliori film di Fukasaku. Lo stesso regista ne mise in cantiere un seguito, Battle Royale II: Requiem, ma morì di cancro alla prostata il 12 gennaio 2003 dopo la ripresa di una sola scena con Takeshi Kitano. Suo figlio, Kenta Fukasaku, completò il film nel 2003 e lo dedicò a suo padre.
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