Benigno Aquino Jr.

Benigno Aquino Jr.

Senatore della Repubblica delle Filippine
Durata mandato30 dicembre 1967 –
23 settembre 1972

Governatore di Tarlac
Durata mandato17 febbraio 1961 –
30 dicembre 1967

Vicegovernatore di Tarlac
Durata mandato30 dicembre 1959 –
15 febbraio 1961

Sindaco di Concepcion
Durata mandato30 dicembre 1955 –
30 dicembre 1959

Dati generali
Suffisso onorificoQuezon Service Cross
Partito politicoLP (1959-1983)
LABAN (1978-1983)
UniversitàUniversità delle Filippine
Università Ateneo de Manila
ProfessioneGiornalista
FirmaFirma di Benigno Aquino Jr.

Benigno Simeón Aquino Jr., detto Ninoy[1][2] (Concepcion, 27 novembre 1932Manila, 21 agosto 1983), è stato un politico, attivista e giornalista filippino, marito dell'undicesimo Presidente delle Filippine, Corazon Aquino e padre del quindicesimo Presidente, Benigno Aquino III.

Fu governatore della provincia di Tarlac ed in seguito Senatore, nonché nota figura dell'opposizione nei confronti del governo di Ferdinand Marcos, assieme ad altri esponenti del Partito Liberale come Gerry Roxas e Jovito Salonga. Poco dopo l'imposizione della legge marziale, nel 1972 fu arrestato dal governo filippino assieme ad altri attivisti, accusato di istigazione alla violenza, omicidio e possesso illegale di armi. Durante questo periodo fu infatti sospettato di aver collaborato con il Partito Comunista delle Filippine, fondato da Jose Maria Sison, e con il suo braccio armato, il Nuovo Esercito Popolare, entrambi autori di numerosi e ripetuti attentati agli inizi degli anni settanta.[3]

In seguito ad una detenzione di sette anni e ad un infarto, nel 1980 ottenne il permesso di potersi curare negli Stati Uniti da parte del governo Marcos, da cui ricevette inoltre sostegno finanziario per le sue cure mediche. Nei primi anni ottanta le sue ambizioni presidenziali divennero centro di discussioni ed egli fu accusato di aver ideato un piano con il governo della Malaysia per rimuovere Ferdinand Marcos dalla presidenza, in cambio della rinuncia della disputa filippina sul territorio di Sabah.

Fu assassinato nel 1983 all'aeroporto Internazionale di Manila (ora intitolato Ninoy Aquino International Airport in suo onore) mentre sbarcava dall'aereo che lo riportava in patria dagli Stati Uniti alla fine del suo esilio. I suoi uccisori non furono mai individuati e la sua morte è ancora oggi misteriosa. Secondo diverse voci venne ucciso da agenti militari, mentre altre accusarono invece Danding Cojuangco per via del loro dissidio e di ambizioni politiche, mentre una minima parte indicò come mandante Ferdinand Marcos a causa del notevole seguito che Aquino aveva tra le varie frange dell'opposizione politica.

La sua vedova Corazon Aquino succedette a Marcos nel 1986 come Presidente delle Filippine, in seguito alla rivoluzione del Rosario. Dal 2004, l'anniversario della sua morte è giorno di festa nazionale e ha preso il nome di Ninoy Aquino Day. È sepolto, insieme alla moglie, al Manila Memorial Park.

  1. ^ Family and relatives of Benigno S. Aquino Jr.
  2. ^ "Error in 'At Last, A Movie on Ninoy'", 12 October 2006
  3. ^ (EN) Lopez, Tony, The Ninoy Aquino I knew, su manilatimes.net, The Manila Times, 21 agosto 2013. URL consultato il 17 agosto 2015.

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