Biblioteca nazionale centrale di Roma | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Città | Roma |
Indirizzo | Viale Castro Pretorio, 105 00185 |
Caratteristiche | |
Tipo | Biblioteca pubblica statale centrale, dotata di autonomia speciale e di livello dirigenziale non generale |
ISIL | IT-RM0267 |
Numero opere | 7.500.000 libri 2.000 incunaboli 25.000 cinquecentine 8.000 manoscritti 20.000 carte geografiche |
Stile | Movimento moderno |
Architetto | Massimo Castellazzi Tullio Dell'Anese Annibale Vitellozzi |
Apertura | gennaio 1975 |
Direttore | Stefano Campagnolo |
Sito web | |
La Biblioteca nazionale centrale di Roma (BNCR) è, insieme alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (BNCF) una delle due biblioteche nazionali italiane che hanno il compito principale di raccogliere e conservare tutte le pubblicazioni italiane. Si trova in viale Castro Pretorio, nei pressi della Stazione Termini, a Roma. La biblioteca è anche conosciuta col nome di "Vittorio Emanuele II", dal nome del Re d'Italia cui fu intitolata al momento della sua istituzione (1875).
La BNCR è una delle più grandi biblioteche d’Italia. Al 31 dicembre 2022[1], risultano sono custoditi circa 7.500.000 volumi, 9.000 manoscritti, 160.000 autografi, 2.000 incunaboli, 25.000 edizioni del XVI secolo, 22.578 carte geografiche, 42.598 fra stampe, disegni e fotografie, 2.175.458 fascicoli di periodici, 42.000 tesi di dottorato, 131.568 audiovisivi e 1.070 spartiti. Inoltre, sono disponibili sulla Teca Digitale della Biblioteca circa 19.000.000 di immagini. Le scaffalature dei depositi librari coprono attualmente 112 Km lineari.
La Biblioteca romana raccoglie e conserva, alla pari di quella fiorentina, tutta la produzione editoriale italiana, in base alla legge 15 aprile 2004, n. 106 e al successivo regolamento attuativo (D.P.R. 3 maggio 2006, n. 252) inerente al deposito legale.
Nell'atrio dell’edificio, sono aperte al pubblico tre aree espositive: la prima ospita il Museo Spazi900 che nasce dalla consapevolezza di una precisa vocazione verso la cultura contemporanea: grazie a un’ingente raccolta di fondi pubblici e privati cominciata nel 1969 dall’allora direttore Emidio Cerulli, la BNCR ha accolto negli ultimi decenni sempre più materiali di autori del Novecento.
Il suo fulcro permanente è La stanza di Elsa, dove vengono ricreate le suggestioni del laboratorio di scrittura di Elsa Morante attraverso gli arredi originari che componevano il suo studio. Sono inoltre presenti mobili, ritratti, archivi e carte autografe di Gabriele d'Annunzio, Umberto Saba, Grazia Deledda, Carlo Levi, Pier Paolo Pasolini e tanti altri. Il risultato è un excursus didattico capace di valorizzare la Storia del Novecento e al contempo fornire uno spazio creativo indirizzato agli scrittori dei nostri giorni per continuare la tradizione letteraria italiana.
Nella seconda è possibile visitare La grande "Biblioteca d’Italia: bibliotecari, architetti e artisti all’opera: 1975-2015", una mostra permanente nata per celebrare i quarant'anni anni dalla riapertura della biblioteca e i cinquant'anni dall'inizio dei lavori di costruzione della sede di Castro Pretorio.
La terza area accoglie mostre temporanee dedicate alla valorizzazione dei tesori custoditi dalla Biblioteca. Da luglio 2021 è visitabile su prenotazione la Sala Italo Calvino, all'interno dell’area “Biblioteca del Novecento letterario italiano Enrico Falqui" in cui sono esposti arredi, oggetti, quadri, presenti nell'abitazione di piazza di Campo Marzio 5, dove lo scrittore visse gli ultimi anni della sua vita.
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