Bourbon Democrat

Bourbon Democrats
LeaderCharles O'Conor
Samuel J. Tilden
Grover Cleveland
John M. Palmer
Alton B. Parker
Fondazione1872
Dissoluzione1912
IdeologiaLiberalismo classico
Liberalismo conservatore
Meritocrazia
Anti-Corruzione
Laissez-faire
Anti-imperialismo
Sostenitori del Gold Standard
Conservatorismo fiscale

Bourbon Democrat fu il nome dato negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo (1872-1904) alla componente del Partito Democratico ideologicamente allineata con il conservatorismo fiscale o il liberalismo classico[1], con particolare riferimento ai suoi appartenenti che sostennero i candidati presidenziali Charles O'Conor nel 1872, Samuel J. Tilden nel 1876, il presidente Grover Cleveland nel 1884, 1888 e 1892 e Alton B. Parker nel 1904.

Dopo il 1904 i Bourbon Democrats (o Bourbons) scomparvero. Nel 1912, il candidato dalla presidenza, proveniente dagli Stati del Sud, Woodrow Wilson fece un accordo con il principale oppositore dei Bourbons, William Jennings Bryan, per ottenere il suo appoggio alla nomination democratica. In cambio, in caso di vittoria, Wilson avrebbe nominato, come poi fece, Bryan Segretario di Stato. I Bourbon Democrats erano a favore di una forma di capitalismo caratterizzato da laissez-faire, disciplina fiscale e si opponevano al protezionismo tariffario, sostenuto all'epoca dai repubblicani[2][3]. Rappresentavano gli interessi dei ceti commerciali ed imprenditoriali, sostenendo, in genere, gli obiettivi delle banche e delle ferrovie, ma erano contrari alla concessione di sussidi a beneficio di queste categorie di imprese e non erano disposti a proteggerli dalla concorrenza. Si opposero all'imperialismo americano e all'espansione degli Stati Uniti all'estero, combatterono per il gold standard contro il bimetallismo e promossero quello che chiamavano denaro "duro" e "sano". Secondo la tradizione democratica che rimontava a Jefferson, erano decisi sostenitori dei diritti dei singoli stati[1], in opposizione alle ingerenze federali, ed erano favorevoli alle riforme, come quella della funzione pubblica; contemporaneamente furono oppositori dei capi politici locali corrotti e degli apparati ad essi associati. Al riguardo, i Bourbons guidarono la lotta contro l'organizzazione collegata al Partito Democratico - la cricca di Tweed ("Tweed Ring") - che frodò milioni di contribuenti nello stato di New York. La decisa battaglia contro la corruzione si guadagnò i voti di molti simpatizzanti delle corrente repubblicana ("mugwump") che, nel 1884, appoggiò Cleveland alle presidenziali proprio in nome del contrasto alla corruzione dilagante[4].

I "Bourbon Democrats" non utilizzarono mai questo termini per riferirsi a se stessi e questa non fu nemmeno la denominazione data ad un gruppo specifico o formale e nessuno si candidò mai per una carica sotto il nome di Bourbon Democrat. Il termine venne per lo più usato in modo sprezzante dai critici del gruppo che si lamentavano dei punti di vista che consideravano antiquati. Il Bourbon infatti è una bevanda alcolica tipica degli Stati del Sud degli Stati Uniti[5], ritenuti più retrogradi e meno propensi al cambiamento. Un certo numero di partiti democratici frammentati, come il Partito democratico diretto (1872) e il Partito nazionale democratico (1896), che si candidarono alle elezioni, in realtà ricadevano pienamente sotto l'etichetta più generale di Bourbon Democrats.

  1. ^ a b Alexandra Kindell; Elizabeth S. Demers; Ph.D. Bourbon, Encyclopedia of Populism in America: A Historical Encyclopedia [2 volumes]. ABC-CLIO. p. 86, 2014ª ed., p. 86.
    «I Bourbon Democrats erano una combinazione di diversi elettori, anche degli Stati del Sud, interessi politici, conservatori fiscali e liberali classici.»
  2. ^ Thomas E. Vass, Reclaiming The American Democratic Impulse, GABBY Press, 2006.
  3. ^ Morton Keller.
  4. ^ Horace Samuel Merrill, Bourbon Leader: Grover Cleveland and the Democratic Party.
  5. ^ Hans Sperber and Travis Trittschuh.

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