Bronzo iberico del sud-ovest

L' "orizzonte di Atalaia" (1500-1100 a.C.) costituisce l'apogeo di questa cultura

Il bronzo iberico del sud-ovest è il nome con cui viene denominato un aspetto culturale dell'età del bronzo (1900-700 a.C.) diffusosi nel Portogallo meridionale e nelle adiacenti aree della Spagna sud-occidentale (Huelva, Siviglia, Estremadura). Rimpiazzò le culture megalitiche e proto-urbane che esistevano in precedenza nello stesso territorio durante il calcolitico.

Questa nuova cultura era caratterizzata dalle sepolture individuali entro cisti , segno di influenze culturali argariche, nelle quali il defunto veniva inumato assieme ad armi (principalmente pugnali) in bronzo . Molto più raro è un tipo di sepoltura a tumulo, probabilmente questa particolare forma sepolcrale era riservata ai membri dell'élite di queste popolazioni. Sebbene meno comune rispetto alle epoche precedenti, è attestata ancora in questa fase storica la sepoltura di tipo collettivo, un esempio è la necropoli de Las Cumbres presso Cadice dove in una grotta artificiale sono stati rinvenuti i resti di 24-25 individui accompagnati da oggetti in rame arsenicato e in bronzo e da ceramiche campaniformi[1].

Successivamente in quest'area si sviluppò la civiltà tartessica.

  1. ^ Mariano Torres Ortiz - Sociedad y mundo funerario en Tartessos (1999) pg. 50-51

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