COINTELPRO

COINTELPRO (acronimo di Counter Intelligence Program, lett. "Programma di controspionaggio") era un programma di infiltrazione e controspionaggio interno dell'FBI, in parte illegale,[1] attivo formalmente tra il 1956 e il 1971. Il programma prevedeva azioni di sorveglianza, infiltrazione, discredito e smantellamento nei confronti di organizzazioni politiche attive negli Stati Uniti.[2][3]

Gli archivi dell'FBI confermano che obiettivi del programma erano sia gruppi che singole persone considerate "sovversive",[4] tra i quali organizzazioni femministe,[5] il Partito Comunista degli Stati Uniti d'America,[6] gli oppositori alla guerra del Vietnam, attivisti dei movimenti per i diritti civili come Martin Luther King Jr. e diversi gruppi del Black power (come per esempio la Nation of Islam e il Black Panther Party), gruppi ambientalisti e animalisti, l'American Indian Movement (AIM) e altri movimenti indipendentisti (come il movimento portoricano degli Young Lords), tutta una serie di organizzazioni facenti capo in genere alla New Left e le organizzazioni suprematiste bianche come il Ku Klux Klan e il National States' Rights Party.[7][8]

  1. ^ (EN) Commissione Church, I. Introduction and Summary (PDF), in Intelligence Activities and the Rights of Americans – Church Committee final report, II, Senato degli Stati Uniti, 26 aprile 1976, p. 10. URL consultato il 15 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2014).
  2. ^ (EN) Allan M. Jalon, A break-in to end all break-ins, in Los Angeles Times, 8 marzo 2006. URL consultato il 15 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
  3. ^ (EN) The Dangers of Domestic Spying by Federal Law Enforcement (PDF), su aclu.org, American Civil Liberties Union, 2002. URL consultato il 14 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2018).
  4. ^ (EN) Rhodri Jeffreys-Jones, The FBI: A History, New Haven, CT, Yale University Press, 2007, p. 189, ISBN 978-0-300-14284-6, OCLC 223872966.
  5. ^ (EN) The Women's Liberation Movement and COINTELPRO (PDF), su freedomarchives.org. URL consultato il 19 dicembre 2021 (archiviato il 24 luglio 2015).
  6. ^ Weiner, p.195.
  7. ^ (EN) Michael Newton, White Robes and Burning Crosses: A History of the Ku Klux Klan from 1866, McFarland, 2014, p. 146.
  8. ^ COINTELPRO, su web.archive.org, 10 settembre 2012. URL consultato il 26 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2013).

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