Caduta di Saigon

Caduta di Saigon
parte della Campagna di Ho Chi Minh della Guerra del Vietnam
Profughi sud-vietnamiti atterrano a bordo di una nave della flotta militare statunitense durante l'operazione "Frequent Wind"
Data29 aprile - 30 aprile 1975
LuogoVietnam del Sud
EsitoVittoria decisiva del Vietnam del Nord e del Fronte di Liberazione Nazionale
  • Fine della Guerra del Vietnam
  • Instaurazione di un Governo provvisorio
  • Esodo di massa di rifugiati
  • Riunificazione del Vietnam
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
120.000 uomini31.000 uomini
Perdite
108 mortiSconosciute
Voci di guerre presenti su Wikipedia

La caduta di Saigon o liberazione di Saigon[1] fu la battaglia finale della guerra del Vietnam e della campagna di Ho Chi Minh, e diede il via alla riunificazione del Vietnam in un unico Stato socialista guidato dal Partito Comunista del Vietnam.

La caduta della capitale del Vietnam del Sud avvenne il 30 aprile 1975 quando le truppe dell'Esercito Popolare del Vietnam del Nord e dei Viet Cong superarono le ultime, deboli resistenze.

In seguito alla decisione del Congresso degli Stati Uniti di annullare, per l'anno 1975-1976, ogni forma di sovvenzione al Vietnam del Sud, il Vietnam del Nord iniziò da gennaio 1975 una campagna militare per la definitiva invasione del Sud. Le Forze nord vietnamite, sotto il comando del generale Văn Tiến Dũng, iniziarono il loro attacco finale su Saigon, la cui difesa era sotto il comando del generale Nguyen Van Toan, il 29 aprile, con un bombardamento di artiglieria pesante. Durante questo bombardamento, all'Aeroporto Internazionale Tan Son Nhat, furono uccisi Charles McMahon e Darwin Judge, le ultime vittime statunitensi della Guerra del Vietnam.

Nel pomeriggio del giorno successivo, truppe corazzate nord vietnamite avevano occupato i punti più importanti all'interno della città senza incontrare particolari resistenze ed innalzavano la loro bandiera sul palazzo presidenziale sud-vietnamita. Il governo del Vietnam del Sud si arrese poco dopo. La città fu subito ribattezzata Città di Ho Chi Minh, in onore del capo storico comunista Ho Chi Minh.

La caduta della città era stata preceduta dall'evacuazione di quasi tutto il personale civile e militare statunitense di stanza a Saigon, insieme a decine di migliaia di civili vietnamiti del Sud. L'evacuazione era culminata nell'operazione denominata Operation Frequent Wind, la più grande evacuazione della storia attuata per mezzo di elicotteri[2]. Oltre alla fuga dei rifugiati, la fine della guerra e l'istituzione di nuove regole da parte del governo contribuirono poi ad un calo della popolazione della città[3]. L'avvenimento diede inizio ad un periodo di transizione che portò alla riunificazione formale del Vietnam del Nord e del Vietnam del Sud nella Repubblica Socialista del Vietnam.

  1. ^ La caduta di Saigon. Rai Storia. Articoli.
  2. ^ Dunham and Quinlan, 202.
  3. ^ Desbarats, Jacqueline. "Repression in the Socialist Republic of Vietnam: Executions and Population Relocation", da The Vietnam Debate (1990) di John Morton Moore

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search