Campagna di Polonia

Campagna di Polonia
parte della seconda guerra mondiale
Da sinistra a destra: Bombardieri tedeschi Junkers Ju 87 sui cieli polacchi; la corazzata SMS Schleswig-Holstein apre il fuoco contro la fortezza di Westerplatte; soldati della Wehrmacht distruggono la dogana polacca; carri armati tedeschi Panzer I; truppe tedesche e sovietiche si incontrano in territorio polacco; bombardamento di Varsavia.
Data1º settembre - 6 ottobre 1939
LuogoPolonia
CausaIncidente di Gleiwitz
EsitoVittoria tedesca e sovietica
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Bandiera della Germania 1.516.000 uomini,[1] 2.511 carri armati[2] e 2.172 aerei[3]
Bandiera dell'Unione Sovietica 466.516
Bandiera della Slovacchia 51.306
950.000 uomini, 615 carri armati[2] e 392 aerei[3]
Perdite
Bandiera della Germania Germania:
16.343 morti
30.300 feriti
285 aerei abbattuti e 279 danneggiati[4]
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica:
1.476 morti
2.383 feriti
Bandiera della Slovacchia Slovacchia:
37 morti
11 dispersi,
114 feriti[5]
  • 66.000 morti
  • 133.700 feriti
  • 694.000 prigionieri
  • 260 aerei distrutti[4]
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La campagna di Polonia (in polacco: Wojna obronna 1939 roku, guerra difensiva dell'anno 1939 o Kampania wrześniowa, campagna di settembre; in tedesco: Polenfeldzug, campagna di Polonia; in russo: Вторжение в Польшу, Vtorženie v Pol'šu) fu un'operazione militare diretta all'invasione territoriale della Polonia compiuta in due distinte fasi: dal 1º settembre 1939 dalla Germania e dalla Repubblica Slovacca e dal 17 settembre dall'Unione Sovietica, allo scopo di spartirsi il territorio polacco al termine delle operazioni.

La campagna incominciata il 1º settembre ebbe termine il 6 ottobre con la resa delle ultime forze polacche; l'invasione della Polonia segnò l'inizio della seconda guerra mondiale, in quanto l'aggressione tedesca spinse, il 3 settembre, i paesi alleati della Polonia, Regno Unito e Francia, a dichiarare guerra alla Germania nazista. L'esercito della più grande potenza industriale d'Europa si scontrava con il ben più piccolo esercito polacco: l'esito dell'invasione era scontato, ma nonostante il risultato delle operazioni fosse prevedibile, non lo fu il modo in cui queste si svolsero.

La campagna del 1939 fu il primo esempio di un nuovo metodo di condurre la guerra, per definire il quale fu coniata la locuzione di "guerra lampo" (Blitzkrieg), dove le forze tedesche integrarono le dottrine della "guerra di movimento" e le tattiche d'infiltrazione sviluppate nella prima guerra mondiale con la moderna tecnologia offerta dai carri armati, dagli aerei e dalle radiocomunicazioni, allo scopo di supportare una nuova modalità di guerra caratterizzata dall'uso combinato di quelle nuove forze.[6]

  1. ^ Zaloga 2008, p. 22.
  2. ^ a b Zaloga 2008, p. 23.
  3. ^ a b Zaloga 2008, p. 33.
  4. ^ a b Zaloga 2008, p. 52.
  5. ^ Axis Slovakia: Hitler's Slavic Wedge, 1938–1945, p. 81.
  6. ^ Zaloga 2008, p. 6.

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