Carestia sovietica del 1932-1933

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Carestia in URSS, 1933. Le aree più disastrate dalla carestia sono contrassegnate in nero. A - regioni consumatrici di grano, B - regioni produttrici di grano. C - ex terre dei cosacchi del Don, di Kuban e di Terek, C1 - ex terra dei cosacchi dell'Ural e di Orenburg. 1. Penisola di Kola, 2. regione settentrionale, 3. Carelia, 4. Komi, 5. Oblast' di Leningrado, 6. Oblast' di Ivanovo 7. Oblast' di Mosca, 8. regione di Nižnij Novgorod, 9. Oblast' occidentale, 10. Bielorussia, 11 Regione della Terra Nera centrale, 12. Ucraina, 13. Regione del Volga centrale, 14. Tatarstan, 15. Baschiria, 16. Regione degli Urali, 17. Regione del Basso Volga, 18. Kraj del Caucaso settentrionale, 19. Georgia, 20. Azerbaigian, 21. Armenia.[1]
Spopolamento dell'Ucraina e della Russia meridionale, 1929-1933

La carestia sovietica del 1932-1933 fu una grande carestia che uccise milioni di persone nelle principali aree produttrici di grano dell'Unione Sovietica, incluse l'Ucraina, il Caucaso settentrionale, la Regione del Volga e il Kazakistan,[2] gli Urali meridionali, e la Siberia occidentale.[3][4] L'Holodomor in Ucraina e la carestia kazaka del 1932-1933 sono stati visti come genocidi commessi dal governo di Iosif Stalin;[5][6] tuttavia, alcuni accademici non sono d'accordo sul fatto che la carestia fosse stata "creata dall'uomo"[7]. È stato stimato che tra 3,3[8] e 3,9 milioni di persone morirono in Ucraina[9] e 2 milioni morirono in Kazakistan.[10][11][12][13]

Il numero esatto di decessi è difficile da determinare a causa della mancanza di registri,[9][14] ma il numero aumenta in modo significativo quando vengono inclusi i decessi nella regione fortemente popolata da ucraini del Kuban'.[15] Le stime più vecchie sono ancora spesso citate nei commenti politici.[16] Nel 2007, David Marples stimò che a causa della carestia nell'Ucraina sovietica sono morte 7,5 milioni di persone, di cui 4 milioni di etnia ucraina.[17] Secondo i risultati della Corte d'appello di Kiev nel 2010, le perdite demografiche dovute alla carestia ammontano a 10 milioni, con 3,9 milioni di decessi diretti per carestia ed altri 6,1 milioni di carenze delle nascite.[9] Più tardi nel 2010, Timothy Snyder stimò che in totale sono morte in Ucraina circa 3,3 milioni di persone.[8] Nel 2013, venne affermato che i decessi totali in eccesso in Ucraina non avrebbero potuto superare i 2,9 milioni.[18]

Stalin ed altri membri del partito avevano ordinato che i kulaki venissero "liquidati come classe"[19] e così divennero un bersaglio per lo stato. I contadini più ricchi e i proprietari terrieri vennero etichettati "kulaki" e vennero ritratti dai bolscevichi come nemici di classe, il che culminò in una campagna sovietica di repressioni politiche, tra cui arresti, deportazioni ed esecuzioni di un gran numero di contadini ricchi e delle loro famiglie tra il 1929 ed il 1932.[15]

I principali fattori che contribuirono alla carestia includono: la collettivizzazione forzata dell'agricoltura come parte del primo piano quinquennale sovietico, l'approvvigionamento forzato di grano, combinato con una rapida industrializzazione, un calo della manodopera agricola e diverse siccità. La carestia è vista da alcuni storici come un deliberato atto di genocidio contro le etnie ucraina e kazaka mentre altri critici contestano la rilevanza di qualsiasi motivazione etnica, come spesso è implicito in quel termine, e si concentrano invece sulle dinamiche di classe tra i contadini proprietari terrieri (kulaki) con forte interesse politico per la proprietà privata e i principi fondamentali del Partito Comunista al potere che erano diametralmente opposti a quegli interessi.[20] Oltre alla carestia kazaka del 1919-1922, questi eventi videro il Kazakistan perdere più della metà della sua popolazione entro 15 anni a causa delle azioni della potenza sovietica. Complessivamente la carestia kazaka del 1930-1933 fece dei kazaki una minoranza nella loro stessa repubblica. Prima della carestia, circa il 60% della popolazione della repubblica era kazako, ma dopo la carestia, solo il 38% circa della popolazione era kazako.[10][21]

Gareth Jones è stato il primo giornalista occidentale a denunciare la devastazione.[22][23][24]

  1. ^ (FR) Dr. Aleksandr Pavlovič Markoff, Famine in the USSR, in Bulletin Economique Russe, vol. 9, professori dell'Istituto Commerciale russo, 1933. URL consultato il 18 aprile 2016.
  2. ^ David Engerman, Modernization from the Other Shore, giugno 2009, ISBN 978-0-674-03652-9.
  3. ^ Famine on the South Siberia, in Human Science, vol. 2, n. 98, RU, NSC, p. 15.
  4. ^ Demographic aftermath of the famine in Kazakhstan, in Weekly, RU, Demoscope, 1º gennaio 2003.
  5. ^ International Recognition of the Holodomor, su Holodomor Education. URL consultato il 26 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2015).
  6. ^ Steven Sabol, "The Touch of Civilization": Comparing American and Russian Internal Colonization, University Press of Colorado, 2017, p. 47, ISBN 978-1-60732-550-5.
  7. ^ Grover Furr, Blood Lies, Red Star 2014, p.48
  8. ^ a b Snyder, 2010, p. 53.
    «One demographic retrojection suggests a figure of 2.5 million famine deaths for Soviet Ukraine. This is too close to the recorded figure of excess deaths, which is about 2.4 million. The latter figure must be substantially low, since many deaths were not recorded. Another demographic calculation, carried out on behalf of the authorities of independent Ukraine, provides the figure of 3.9 million dead. The truth is probably in between these numbers, where most of the estimates of respectable scholars can be found. It seems reasonable to propose a figure of approximately 3.3 million deaths by starvation and hunger-related disease in Soviet Ukraine in 1932–1933»
  9. ^ a b c (RU) Наливайченко назвал количество жертв голодомора в Украине (Nalijvaičenko dichiara il numero di vittime dell'Holodomor in Ucraina, su lb.ua, 14 gennaio 2010. URL consultato il 21 luglio 2012.
  10. ^ a b Niccolò Pianciola, The Collectivization Famine in Kazakhstan, 1931–1933, in Harvard Ukrainian Studies, vol. 25, n. 3-4, 2001, pp. 237-251, PMID 20034146.
  11. ^ Elena Volkava, The Kazakh Famine of 1930–33 and the Politics of History in the Post-Soviet Space, su wilsoncenter.org, Wilson Center, 26 marzo 2012. URL consultato il 9 luglio 2015.
  12. ^ Татимов М. Б. Социальная обусловленность демографических процессов. Алма-Ата,1989. С.124
  13. ^ (EN) Famine of 1932 | Soviet history, su Encyclopedia Britannica. URL consultato il 4 febbraio 2019.
  14. ^ Yulia Tymoshenko: our duty is to protect the memory of the Holodomor victims, su tymoshenko.ua, Sito web ufficiale di Julija Tymošenko, 27 novembre 2010. URL consultato il 21 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2010).
  15. ^ a b Naimark, 2010, p. 70.
  16. ^ Harper accused of exaggerating Ukrainian genocide death toll, in MontrealGazette.com, 30 ottobre 2010. URL consultato il 21 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2012).
  17. ^ David R. Marples. Heroes and Villains: Creating National History in Contemporary Ukraine. p.50
  18. ^ Graziosi, A, Hajda, Lubomyr, redattore della compilazione & Harvard Ukrainian Research Institute, istituzione ospite, 2013, After the Holodomor : the enduring impact of the great famine on Ukraine.
  19. ^ Robert Conquest, The Harvest Sorrow, New York, Oxford University Press, 1986, p. 117, ISBN 978-0-19-505180-3.
  20. ^ David R. Marples, Ethnic Issues in the Famine of 1932–1933 in Ukraine, in Europe-Asia Studies, vol. 61, n. 3, maggio 2009, pp. 505-518, DOI:10.1080/09668130902753325.
    «Geoffrey A. Hosking concluded that: Conquest’s research establishes beyond doubt, however, that the famine was deliberately inflicted there [in Ukraine] for ethnic reasons[...]Craig Whitney, however, disagreed with the theory of genocide»
  21. ^ http://world.lib.ru/p/professor_l_k/070102_koval_drujba.shtml - "Запомнил и долю казахов в пределах своей республики - 28%. А за тридцать лет до того они составляли у себя дома уверенное большинство"
  22. ^ Welsh journalist who exposed a Soviet tragedy, su walesonline.com, 13 novembre 2009. URL consultato il 7 aprile 2016.
  23. ^ Mark Brown, 1930s journalist Gareth Jones to have story retold: Correspondent who exposed Soviet Ukraine's manmade famine to be focus of new documentary, in The Guardian, Londra, 12 novembre 2009. URL consultato il 7 aprile 2016.
  24. ^ Nel novembre 2009, i diari di Gareth Jones che registravano il genocidio artificiale della Grande carestia sovietica del 1932-33 andarono per la prima volta in pubblico all'Università di Cambridge.

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