Carl Theodor Dreyer

Carl Theodor Dreyer nel 1965

Carl Theodor Dreyer (AFI: [ˈkʰɑˀl ˈtsʰe̝ːotɒ ˈtʁɑjˀɐ]; Copenaghen, 3 febbraio 1889Copenaghen, 20 marzo 1968) è stato un regista, sceneggiatore, montatore, critico cinematografico e giornalista danese, considerato tra i massimi esponenti della cinematografia mondiale.

La storiografia e la critica cinematografiche riconoscono oggi in Carl Theodor Dreyer uno dei maggiori registi di lungometraggi muti e sonori, ineguagliato maestro di stile e autore di “alcuni dei film più rigorosi della storia del cinema”[1]. Lontano dal ricorrere ai facili formalismi[2], Dreyer descrisse con uno stile ascetico[3] e accuratissimo e con una notevole forza espressiva la complessità morale dell’uomo,[2] sondando le profondità spirituali della fede, dell’amore[4] e della morte.

Dreyer rifiutò sempre ogni genere di compromesso commerciale e la sua non molto ampia opera cinematografica ebbe scarso successo tra il pubblico[5], mentre diversi registi, soprattutto tra quelli della generazione successiva alla sua, influenzati e ispirati dal suo stile,[4] videro in lui un maestro.

  1. ^ Gianni Rondolino, Storia del cinema, vol. II, UTET, Torino, 1988 pag. 100.
  2. ^ a b Gianni Rondolino, Storia del cinema, cit.
  3. ^ David Bordwell, Kristin Thompson, Storia del cinema e dei film, vol. II, Editrice Il Castoro, Milano, 1998, pag. 114.
  4. ^ a b David Bordwell, Kristin Thompson, Storia del cinema e dei film, cit.
  5. ^ David Bordwell, Kristin Thompson, Storia del cinema e dei film, cit.; Enciclopedia Garzanti dello Spettacolo, Garzanti, Milano, 1977.

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