Carta da orientamento

Esempio di carta da orientamento.

Per carta da orientamento si intende una carta "approssimata", a causa della sfericità della terra, "ridotta", avendo rimpicciolito la superficie riprodotta secondo un rapporto o proporzioni fisse, e "simbolica", poiché le particolarità geografiche vengono riportate sulla carta mediante una simbologia ben precisa, essa rappresenta nei minimi particolari la realtà, infatti, durante le gare, si devono orientare molti atleti completamente inesperti del luogo. Le carte da orientamento hanno una scala ben precisa (che dipende dalla distanza di gara: sprint, media o lunga e dalla categoria di età): solitamente è 1:10.000 (un centimetro sulla carta corrisponde a 10.000 centimetri sul terreno), però si utilizza la scala 1:4000 per le gare sprint e nelle categorie maggiori la scala 1:15000 per le gare di lunga distanza. Con le scale più piccole i dettagli sulla carta sono stampati più grandi e le mappe risultano quindi più facilmente leggibili. La simbologia è standard per tutte le carte, essa è decisa dall'IOF (Federazione Internazionale di Orientamento); i cartografi prendono come modello questo documento, cioè l'ISOM (International specification for orienteering maps).[1]

Inoltre, per riportare sulla carta la terza dimensione, vengono disegnate le curve di livello tipicamente ogni 5 metri di quota del terreno.

Come tutte le carte topografiche, a prescindere dalla approssimazione, dalla riduzione e dalla simbologia usata, le carte da orientamento devono avere i riferimenti. Questi non sono numeri espressi in un sistema di coordinate ma sono linee verticali che indicano la direzione del nord magnetico. Le carte da orientamento sono infatti le uniche nell'ambito delle carte topografiche che non si allineano con nord geografico o griglie topografiche ma con il nord magnetico. La ragione è dettata dal fatto che l'atleta che utilizza la carta usa esclusivamente una bussola durante la gara.

La differenza fra carte topografiche e carte da orientamento sta nella simbologia: le carte da orientamento sono convenzionalmente uguali in tutto il mondo, in modo che anche gli atleti che si recano all'estero per praticare l'orientamento trovino nella carta gli stessi simboli. Altra differenza sostanziale è il fatto che sono del tutto assente la toponomastica. Il bravo orientista dovrà cavarsela senza questo aiuto.

Esempio di una carta rappresentante un bosco
  1. ^ A volte si chiama ISSOM (con 2 S) cioè International specification for sprint orienteering maps, l'ISSOM è specifica per la corsa orientamento.

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