Casco di dio

Il casco di Dio è un apparato sperimentale denominato originariamente “casco di Koren” dal nome del suo inventore originario Stanley Koren. Fu messo a punto da quest'ultimo e dal neuroscienziato Michael Persinger allo scopo di studiare la correlazione tra la creatività e gli effetti della stimolazione sottile dei lobi temporali (aree ritenute responsabili di tale attività nel cervello umano). I partecipanti agli esperimenti riferivano di percepire la sensazione di una presenza eterea intorno a loro durante il periodo in cui indossavano tale dispositivo. Diversi documentari televisivi e svariati media hanno dato risalto a questi esperimenti. Il dispositivo è stato utilizzato nel quadro delle ricerche di Persinger in “Neuroteologia” (studio concernente le correlazioni neurali della religiosità e della spiritualità in generale). L'equipaggiamento piazzato sul cranio del soggetto, genera un debolissimo campo magnetico equivalente a quelli creati dalla linea fissa di un telefono o da un asciugacapelli e un milione di volte più debole della stimolazione magnetica transcranica. Persinger ha dichiarato che i soggetti riferivano di « esperienze mistiche » e di « stati alterati di coscienza », tuttavia la tesi sviluppata dallo stesso a partire dai suoi risultati è stata oggetto di critiche e i suoi effetti difficilmente riproducibili. L'unico tentativo infatti di ripetere tali esperimenti, compiuto da un'équipe svedese, è risultato un fallimento, portandoli alla conclusione che il lavoro di Persinger era stato falsato dalla suggestionabilità dei soggetti partecipanti, nonché dall'assenza di ricorso alla tecnica del « doppio cieco ».


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