Celtomania

La celtomania era una moda letteraria, una corrente di ricerca, a volte un'ideologia, che si sviluppò alla fine del Settecento e per tutto l'Ottocento in certi circoli intellettuali, logicamente in nazioni a viva lingua celtica, ma anche, con inflessioni diverse, in certe regioni dell'Europa occidentale che ebbero conosciuto o rivendicato un insediamento celtico nell'antichità. Fu un passaggio obbligato nella riscoperta degli antichi Celti e del loro ruolo nella genesi delle culture locali e più in generale della cultura europea[1]. Divenne in diverse correnti, alcune archeologiche, altre letterarie[2]. Con il progredire degli studi, il termine è diventato peggiorativo. Si dice che i Celti dell'antichità ne avessero tutte le virtù, affermando addirittura di farne la culla dell'umanità e del linguaggio[3],[4]. Può quindi essere concepita inizialmente da un lato come una ricerca di identità nel contesto generale del nazionalismo europeo e dall'altro come reazione dei popoli di lingua celtica, di fronte al declino delle lingue celtiche e dei modi tradizionali di vita di fronte alla rivoluzione industriale e all'ascesa di grandi stati nazionali.

  1. ^ (EN) Romanticism and Celtomania, su WorldHistory.Biz, 22 aprile 2015.
    «The Celts were transformed from dangerous savages into noble savages, unspoiled by decadent civilisation. Although almost nothing was known about their beliefs, the Druids became examples of spirituality to be emulated by intellectuals who were disillusioned by the impersonal nature of organised religion and repelled by the ugliness created by the industrial revolution.»
  2. ^ Luana De Micco, Celtomania, su ilgiornaledellarte.com, 4 maggio 2018.
    «Nel corso dell’800, la «celtomania» fece degli allineamenti dei «templi» celtici. Il sito di Carnac fu iscritto al registro dei monumenti storici nel 1840 e degli scavi su larga scala furono portati avanti dall’archeologo scozzese James Miln, sfociando con l’apertura, nel 1882, del Musée de Carnac.»
  3. ^ (FR) La Tribune des Linguistiques: théorie du langage, philosophie des langues, études philologiques, etc., Parigi, 1858, 629 p, p. 311.
  4. ^ (FR) Pierre-André Taguieff, Mythe aryen et rêve impérial dans la Russie du XIXe siècle, CNRS Editions, 2005, ISBN 2-271-06314-0, OCLC 420047861. URL consultato il 16 novembre 2022.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search