Cera d'api

La cera d'api è una cera naturale prodotta dalle api del genere Apis.

Blocco di cera
Scaglie di cera (al centro della riga in basso)

La cera è secreta dalle api di una ben determinata età in forma di sottili scaglie. Le scaglie sono prodotte dalle api operaie, di età compresa tra i 12 e i 17 giorni, mediante otto ghiandole situate nella parte ventrale dell'addome, per la precisione sui lati interni degli sterniti (le protezioni ventrali presenti in ogni segmento del corpo). La cera è prodotta nei segmenti addominali dal 4° al 7°. La dimensione di queste ghiandole dipende dall'età dell'operaia.

Le api mellifere utilizzano la cera da esse generata per costruire le celle esagonali del loro favo, dove vengono cresciute le larve e depositati miele e polline. Affinché le ghiandole possano secernere la cera, la temperatura dell'alveare deve essere compresa tra 33 °C e 36 °C e le api devono consumare una quantità di miele di circa 8-10 volte superiore il peso della cera. Si stima che le api volino per 530000 km per raccogliere kg di polline. Quando gli apicoltori vanno ad estrarre il miele, disopercolano ogni cella, cioè ne recidono la copertura. Essa può avere un colore variabile dal giallognolo al brunastro, a seconda della purezza e del tipo di fiore "visitato" dalle api. La cera dei favi di covata tende ad essere più scura di quella proveniente dai favi di miele, dal momento che le impurezze vi si accumulano più velocemente. A causa di tali impurità, la cera dev'essere trattata prima di qualsiasi utilizzo: lo scarto che ne deriva si chiama feccia della cera. La cera dei favi da melario che non vengono utlizzati per le covate rimane di colore chiaro.

La cera ottenuta dalla sola fusione con acqua calda e senza aggiunta di altre sostanze assume il nome di "cera vergine". Mantiene un leggero e gradevole odore aromatico, è facilmente modellabile alla temperatura indotta dal semplice calore della mano.

La cera può essere ulteriormente purificata mediante riscaldamento in acqua e utilizzata per costruire candele, lubrificare cassetti e finestre, o lucidare il legno. Come le cere derivate dal petrolio, può essere ammorbidita diluendola con olio vegetale per renderla più malleabile a temperatura ambiente, per cui può essere utilizzata nella realizzazione di modelli per sculture e gioielli da utilizzare nel processo di fusione a cera persa.


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