Charles de Brosses

Charles de Brosses in un'incisione di Charles Nicolas Cochin[1].

Charles de Brosses, conte di Tournay ([ʃaʁl də bʁɔs]; Digione, 7 febbraio 1709Parigi, 7 maggio 1777), è stato un magistrato, filosofo, linguista e politico francese.

Presidente del Parlamento di Digione[2], membro dell'Accademia delle Iscrizioni di Parigi e poi dell'Accademia di Digione, collaborò con l'Encyclopédie di Diderot e d'Alembert, dove viene citato 15 volte, in undici articoli differenti (Etymologie, Gamme, Impératif, Interjection, Langue, Lettre, O, Onomatopée, Orthographe, Synonyme, Trope). Si occupò di storia antica e di geografia, portando un contributo rilevante alla scoperta dell'Australia, e fu tra gli antesignani dell'antropologia e della linguistica moderne, argomentando in favore dell'origine naturale del linguaggio e propugnando una teoria raffigurativa del segno linguistico che anticipa i moderni studi di fonosemantica. Divenne celebre come narratore, nell'Ottocento, grazie al diario epistolare del suo viaggio in Italia del 1739-1740, pubblicato postumo nel 1836. È la fonte di Marx per il concetto di feticismo (neologismo a lui dovuto) ed è l'inventore dei nomi "Polinesia" e "Australasia".

  1. ^ Il ritratto è posto in antiporta nel primo volume dell'Histoire de la République Romaine (Dijon, Frantin, 1777).
  2. ^ Per questo motivo è spesso noto e citato come Président de Brosses.

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