Chokai (incrociatore)

Chokai
Descrizione generale
TipoIncrociatore pesante
ClasseTakao
ProprietàMarina imperiale giapponese
Ordine1927
CantiereNagasaki (Mitsubishi)
Impostazione26 marzo 1928
Varo5 aprile 1931
Completamento30 giugno 1932
Radiazione20 dicembre 1944
Destino finaleAffondato il 25 ottobre 1944 durante la battaglia del Golfo di Leyte
Caratteristiche generali
Dislocamento12 781 t
A pieno carico: 15 490 t
Lunghezza203,76 m
Larghezza18,03 m
Pescaggio6,11 m
Propulsione12 caldaie Kampon e 4 turbine a ingranaggi a vapore; 4 alberi motore con elica (130 000 shp)
Velocità35,5 nodi (67,6 km/h)
Autonomia7 000 miglia a 14 nodi (12 900 chilometri a 26,6 km/h)
Equipaggio773
Armamento
Armamento
  • 10 cannoni Type 3 da 203 mm
  • 4 cannoni Type 10 da 120 mm
  • 2 cannoni Vickers da 40 mm
  • 2 mitragliatrici Lewis da 7,7 mm
  • 8 tubi lanciasiluri da 610 mm
Corazzatura
  • Cintura: 38-127 mm
  • Paratie: 75-100 mm
  • Ponti: 35-47 mm
  • Ponte di coperta: 12-25 mm
  • Torri: 25 mm
Mezzi aerei3 idrovolanti (modello variabile)
Note
Dati riferiti all'entrata in servizio
Fonti citate nel corpo del testo
voci di incrociatori presenti su Wikipedia

Il Chokai (鳥海?, Chōkai, lett. "Uccello di mare") è stato un incrociatore pesante della Marina imperiale giapponese, appartenente alla classe Takao e così chiamato in onore dell'omonimo vulcano che si trovava nell'antica prefettura di Ugo, oggi inglobata nella prefettura di Akita.[1] Fu varato dal cantiere navale di Nagasaki nell'aprile 1931.

Formò la 4ª Divisione incrociatori con le unità sorelle e negli anni trenta operò tra Giappone e Cina. Nel novembre 1941 era compreso nella 2ª Flotta del viceammiraglio Nobutake Kondō, con la quale partecipò alla scorta dei convogli diretti in Malaysia, Borneo e Sumatra. Nel marzo 1942 prese parte alla scorreria nelle acque a sud di Giava, poi in aprile fu coinvolto nell'incursione giapponese nell'Oceano Indiano, dando la caccia ai mercantili nel golfo del Bengala. Rientrato in patria, salpò a fine maggio con la flotta e fu presente alla disastrosa battaglia delle Midway (4-6 giugno 1942). In luglio divenne nave ammiraglia della nuova 8ª Flotta e, in tale veste, ebbe un ruolo centrale nella battaglia dell'isola di Savo (8-9 agosto) vicino a Guadalcanal. Tra agosto e novembre partecipò a quasi tutte le maggiori azioni della campagna e non accusò che danni leggeri, in seguito rimase a operare nei dintorni di Rabaul. Nel corso del 1943 fu coinvolto per lo più in missioni di scorta e viaggi tra le principali basi nipponiche e la madrepatria, incarichi continuati sino ai primi mesi del 1944. Spostatosi da Truk alle Palau alle Lingga, fu aggregato alla 1ª Flotta mobile del viceammiraglio Jisaburō Ozawa e in giugno fu presente alla battaglia del Mare delle Filippine, ancora una volta senza intervenire direttamente. Dopo una tappa in Giappone fece rotta per Singapore e rimase in zona nei mesi seguenti.

Verso la fine di ottobre salpò con le altre navi della 1ª Flotta mobile nel quadro dell'operazione Sho-Gō 1. Il mattino presto del 23 ottobre, al largo della costa occidentale di Palawan, la squadra fu attaccata da due sommergibili nemici e il Maya e lo Atago affondarono, mentre il Takao tornò indietro per i danni subiti. Il Chokai non sopravvisse a lungo ai suoi gemelli: nel corso della battaglia al largo di Samar del 25 ottobre ricevette alcune granate che innescarono i suoi siluri; le esplosioni distrussero gli organi propulsori e fu infine affondato dal cacciatorpediniere Fujinami, che a sua volta fu distrutto con la morte del proprio equipaggio e di quello tratto in salvo dal Chokai.

  1. ^ (EN) Japanese Ship Names, su combinedfleet.com. URL consultato il 21 dicembre 2015.

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