Cipro del Nord

Repubblica Turca di Cipro del Nord
Repubblica Turca di Cipro del Nord - Localizzazione
Repubblica Turca di Cipro del Nord - Localizzazione
Territorio a status conteso
Motivo del contenziosoRepubblica autoproclamatasi indipendente il 15 novembre 1983
Situazione de factoPresenza di un governo sostenuto dalla Turchia che dal 20 luglio 1974 occupa militarmente il territorio tuttora rivendicato da Cipro
Posizione dell'ONUPresenza sul territorio della missione UNFICYP dal 1964; condanna ufficiale dell'occupazione militare con la risoluzione 541 da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 18 novembre 1983[1]
Posizione dell'UEriconoscimento della sovranità della Repubblica di Cipro sull'intera isola; sospensione dell'Acquis comunitario nel territorio della Repubblica turca di Cipro del Nord
Posizione della Repubblica Turca di Cipro del Nord
Dichiarazione d'indipendenza15 novembre 1983
Nome completoRepubblica Turca di Cipro del Nord
Nome ufficialeKuzey Kıbrıs Türk Cumhuriyeti
GovernoRepubblica semipresidenziale
Capo di StatoErsin Tatar
Capo del governoFaiz Sucuoğlu
Riconoscimenti internazionaliBandiera della Turchia Turchia (1983)
Innoİstiklâl Marşı
Posizione di Cipro
Sintesi della posizioneNon riconoscimento dell'indipendenza; rivendicazione dell'intero territorio come parte integrante dello Stato
Suddivisione amministrativasuddiviso fra il distretto di Famagosta e parte dei distretti di Kyrenia, Larnaca e Nicosia
Informazioni generali
Linguaturco (ufficiale)
Capitale/CapoluogoNicosia Nord (61.378[2] ab. / 2011)
Area3.355 km²
Popolazione351.965 ab. (2017)
Densità86 ab./km²
Nome degli abitantiTurco-ciprioti
ContinenteAsia
ConfiniRepubblica di Cipro (territorio conteso)
Fuso orarioUTC+2
Valutalira turca (comune con la Turchia)
TLD.nc.tr[3] (non riconosciuto internazionalmente)
Prefisso tel.+90 (comune con la Turchia)
Repubblica Turca di Cipro del Nord - Mappa
Repubblica Turca di Cipro del Nord - Mappa
L'area controllata dalla autoproclamatasi "Repubblica turca di Cipro del Nord", con i nomi delle località indicati in turco. In grigio scuro la zona neutrale intorno alla linea verde, in tratteggio le basi inglesi.

Cipro del Nord (in turco Kuzey Kıbrıs), ufficialmente Repubblica Turca di Cipro del Nord (in turco Kuzey Kıbrıs Türk Cumhuriyeti, in sigla KKTC), è uno Stato dell'Asia, auto-proclamatosi e non riconosciuto dalla comunità internazionale, che si estende nella zona settentrionale dell'isola di Cipro dal 1983, nelle zone de iure appartenenti alla Repubblica di Cipro, ma dal 1974 occupate e controllate dall'esercito turco dopo l'invasione turca di Cipro.[4]

La sua capitale è Lefkoşa (il nome di Nicosia in turco), ovvero la parte nord sotto occupazione militare turca della città di Nicosia, divisa dalla linea di demarcazione dell'armistizio (la Green Line o Attila Line).

Presidente della Repubblica dalla fondazione (1983) sino al 2005 è stato il leader storico Rauf Denktaş, ostile a compromessi con il governo internazionalmente riconosciuto della Repubblica di Cipro (greco-cipriota) per favorire la riunificazione dell'isola. A partire dal 2003, un movimento politico che punta alla riunificazione e all'ingresso nell'Unione europea ha preso piede, spingendo all'elezione di Mehmet Ali Talat come primo ministro nel 2004 e come presidente il 17 aprile 2005.

Dopo il fallimento nel 2016 dei colloqui interciprioti volti alla riunificazione svoltisi in Svizzera e le elezioni presidenziali del 2020, che hanno visto la vittoria di Ersin Tatar, ostile alla riunificazione dell'isola, il Governo di Cipro del Nord ha sposato la cosiddetta soluzione dei due Stati, che vuole formalizzare la divisione di Cipro in due stati sovrani.

  1. ^ (EN) Risoluzione 541 (1983) Archiviato il 27 marzo 2009 in Internet Archive., Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, 18 novembre 1983.
  2. ^ Nella parte turca; l'intera area metropolitana, che include anche il settore greco-cipriota, conta 309.500 abitanti.
  3. ^ Dominio di secondo livello dipendente dal dominio di primo livello assegnato alla Turchia.
  4. ^ La Turchia (il cui governo dell'epoca era affidato a Bülent Ecevit, capo del CHP, il partito erede del kemalismo) fece valere la clausola prevista dai Treaties of Guarantee and Alliance del 1959, nel quadro del Trattato di Zurigo e Londra, che aveva spianato la via all'indipendenza dell'isola. Per contrastare un eventuale tentativo di sopraffazione di una delle due componenti etnico-religiose cipriote ai danni dell'altra, tanto la Grecia, quanto la Turchia e il Regno Unito, in quanto potenze garanti, erano legittimate a intervenire (però solo congiuntamente e per ristabilire lo statu quo ante) ricorrendo alla forza militare.

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