Classificazione scientifica

La corrente suddivisione tassonomica, secondo la proposta del 1990 di Carl Woese

In biologia, la classificazione è un concetto che si riferisce alle modalità con le quali i biologi raggruppano, sistemano e categorizzano le varie entità al cui fondamento si trovano le specie di organismi viventi e fossili. Classificare gli oggetti vuol dire riunirli in categorie in base a quello che hanno in comune; la gerarchia delle classi di suddivisione definisce uno schema di classificazione formato da diversi livelli.

A partire dal sistema di Linneo (1707-1778), istituito con la pubblicazione del Systema naturae con il quale cercò di riunire le specie in base alle caratteristiche morfologiche condivise, questi raggruppamenti furono ininterrottamente riesaminati e rimaneggiati perfezionandoli, fino a quando essi furono riletti secondo le teorie evoluzioniste di discendenza filogenetica proposte da Charles Darwin.[1]

La classificazione scientifica è un risultato delle scienze evolutive e deriva in parte dalla tassonomia e dalla sistematica, oltre che da tutti gli studi e le ricerche condotte per indagare sui viventi, sia dalla biologia sia da altre discipline scientifiche.

  1. ^ La Sistematica molecolare, basandosi sulle analisi del DNA, ha proposto molte revisioni recenti ma le incongruenze che spesso ne derivano rendono non ancora affidabili questi risultati, il quanto il DNA rende conto del solo genotipo e non dell'insieme fenotipico costituito dal vivente.

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