Clausola di supremazia

Pagina quattro della Costituzione degli Stati Uniti in cui è enunciato l'Articolo VI e custodita la clausola di supremazia.

La clausola di supremazia dell'Articolo VI della Costituzione degli Stati Uniti d'America, è il principio che stabilisce che la Costituzione, le leggi federali emanate in virtù di essa e i trattati stipulati sotto la sua autorità, costituiscano la "legge suprema dello Stato", e quindi assumano priorità su qualsiasi legge in diretto conflitto emanata dagli Stati federati degli Stati Uniti d'America.[1] La clausola di supremazia prevede che i tribunali degli Stati federati siano vincolati, e che le loro costituzioni siano subordinate, alla legge suprema federale.[2]

Tuttavia, le leggi e i trattati federali possono avvalersi della clausola di supremazia solo se non violano la Costituzione.[3] La magistratura federale, con al vertice la Corte suprema degli Stati Uniti d'America, detiene l'importante responsabilità di interpretare in modo definitivo la Costituzione e di esercitare l'autorità finale nel giudicare la costituzionalità di leggi e trattati federali.

  1. ^ (EN) The Supremacy Clause, su National Constitution Cente. URL consultato il 15 giugno 2021.
  2. ^ (EN) Introduction to the Law and Legal System of the United States, 4ª ed., 2006, p. 41.
  3. ^ (EN) Essays on Article VI: Supremacy Clause, su The Heritage Foundation. URL consultato il 15 giugno 2021.

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