Coccarda italiana tricolore

La coccarda italiana tricolore.

La coccarda italiana tricolore è l'ornamento nazionale dell'Italia, ottenuta pieghettando circolarmente un nastro costituito da strisce parallele verdi, bianche e rosse. Essa è composta dai tre colori della bandiera italiana, con il verde al centro, il bianco subito all'esterno e il rosso sul bordo[1]. La coccarda, simbolo rivoluzionario per eccellenza, è stata protagonista dei moti che hanno caratterizzato il Risorgimento, venendo appuntata sulla giacca o sui cappelli nella sua forma tricolore dai molti patrioti che erano protagonisti di questo periodo della storia italiana – durante il quale la Penisola conseguì la propria unità nazionale – che culminò il 17 marzo 1861 con la proclamazione del Regno d'Italia[2]. Il 14 giugno 1848 ha sostituito la coccarda azzurra sabauda sulle divise di alcuni reparti della Regia Armata Sarda, mentre il 1º gennaio 1948, con la nascita della Repubblica Italiana, ne ha preso il posto come ornamento nazionale[3].

La coccarda tricolore, e con essa i tre colori nazionali italiani[4], comparve per la prima volta a Genova il 21 agosto 1789 poco dopo lo scoppio della Rivoluzione francese[4]. La coccarda ha preannunciato di sette anni il primo stendardo militare tricolore, che venne scelto dalla Legione Lombarda a Milano l'11 ottobre 1796[5], e di otto anni l'adozione della bandiera d'Italia, che nacque il 7 gennaio 1797, quando assunse per la prima volta il ruolo di vessillo nazionale di uno Stato italiano sovrano, la Repubblica Cispadana[6]: per tale motivo la coccarda tricolore è considerata uno dei simboli patri italiani[7].

La coccarda tricolore è uno dei simboli dell'Aeronautica Militare Italiana, è diffusamente utilizzata su tutti gli aeromobili statali italiani, non solo militari[8], è la base del fregio da parata dei bersaglieri, dei reggimenti di cavalleria, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza[9][10][11], e una sua riproduzione in stoffa è cucita sulle maglie delle squadre sportive detentrici delle Coppe Italia che si organizzano in diversi sport di squadra nazionali[12]. È tradizione, per le massime cariche dello Stato, escluso il Presidente della Repubblica, avere appuntata sulla giacca, durante la parata militare della Festa della Repubblica Italiana, che è celebrata ogni 2 giugno, una coccarda tricolore[13].

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore castellalfero
  2. ^ Barbero, Cap. XVIII.
  3. ^ Tino di Salvo, Le origini della bandiera italiana, su siciliapiemonte.com. URL consultato il 14 agosto 2018.
  4. ^ a b Ferorelli, p. 662.
  5. ^ Francesco Frasca, L’Esercito del primo Tricolore (PDF), su difesa.it. URL consultato l'8 marzo 2017.
  6. ^ Il Tricolore, su quirinale.it. URL consultato il 19 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2014).
  7. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore cita-Ferorelli-p668
  8. ^ San Felice, escursionista di Gaeta ferito mentre scende dal Picco di Circe, su latinacorriere.it. URL consultato il 21 agosto 2018.
  9. ^ Gerardo Severino, I cento anni del nostro fregio (PDF), su museostorico.gdf.it. URL consultato il 20 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2018).
  10. ^ AeroStoria Anni '50, su aerostoriajet.blogspot.com. URL consultato il 21 agosto 2018.
  11. ^ Il cappello piumato, su 66radunobersaglieripiave2018.it. URL consultato il 13 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2017).
  12. ^ Quando scudetto e coccarda sono sulla stessa maglia..., 4 gennaio 2011. URL consultato il 1º maggio 2012.
  13. ^ Valentina Santarpia, 2 giugno, gli applausi per Mattarella e Conte all'Altare della Patria, su roma.corriere.it. URL consultato il 2 giugno 2018.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search