Colonizzazione della Polinesia

La colonizzazione della Polinesia ebbe inizio dalle isole del Sudest Asiatico e dalla Nuova Guinea, dove si erano già sviluppati insediamenti umani circa 50.000 anni fa. Il popolamento della maggior parte delle isole della Polinesia è un avvenimento piuttosto recente, dal momento che non esistono tracce di insediamenti antecedenti i 3.200 anni fa; intorno al 1300 a.C. furono raggiunte le isole della Polinesia occidentale: le Figi, Tonga e le Samoa.

Le tracce archeologiche e linguistiche indicano una serie di complesse migrazioni, spesso in direzioni opposte, culminate nella grande espansione polinesiana. Queste prove suggeriscono che gli attuali Polinesiani sono discendenti diretti di popoli proto-Polinesiani provenienti dalle isole del Sudest Asiatico e di lingua austronesiana, che colonizzarono il territorio compreso fra l'Arcipelago di Bismarck e il Pacifico centrale durante il cosiddetto periodo Lapita: circa 3.600-2.500 anni fa.

L'espansione verso le isole del Pacifico orientale ebbe inizio quando dalla Nuova Guinea le popolazioni cominciarono a sbarcare sulle isole della Melanesia, raggiungendo successivamente la Nuova Caledonia. Tali popolazioni vengono identificate come gruppo culturale Lapita, che prende il nome da una località della Nuova Caledonia in cui all'inizio del XX secolo è stata rinvenuta una ceramica dai tratti caratteristici, anch'essa denominata Lapita. Il gruppo culturale Lapita ha mantenuto per un millennio un'unità stilistica peculiare. La ceramica era caratterizzata da motivi geometrici, che con l'andar del tempo assunsero delle varianti diverse a seconda delle isole colonizzate, varianti che si sono evolute per lo più in modo indipendente. Lo stile è andato via via spegnendosi nelle varie aree in un arco di tempo che va dal 500 a.C. al 300 d.C.

Spingendosi sempre più a oriente, la cultura Lapita raggiunse le Isole Samoa e Tonga: fu proprio qui che questa primitiva cultura andò trasformandosi per dare origine alla cultura polinesiana. Infatti Samoa e Tonga vengono considerate come la culla culturale della Polinesia. Intorno al 300 a.C. i navigatori polinesiani raggiunsero le isole più orientali: le Isole Cook, Tahiti, Tuamotu e le Isole Marchesi, chiamate dagli antichi Polinesiani "Hiva". Nei decenni successivi al 300 d.C., dalla Polinesia più orientale raggiungendo l'Isola di Pasqua. Intorno al 400 d.C. furono raggiunte le Hawaii partendo da Tahiti e da Hiva. Intorno all'800 d.C. il processo di colonizzazione terminò in Nuova Zelanda, chiamata dai polinesiani "Aotearoa".


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