Colpo di Stato in Bulgaria del 1944

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Colpo di Stato in Bulgaria del 1944 parte della Seconda guerra mondiale
Partigiani comunisti bulgari entrano a Plovdiv nel settembre 1944
Data	9 settembre 1944
Luogo	Bulgaria
Esito	Uscita della Bulgaria dalle Potenze dell'Asse Entrata della Bulgaria nell'orbita sovietica
Schieramenti
Fronte della Patria Esercito Ribelle di Liberazione Popolare Supporto da:  Unione Sovietica  Bulgaria Supporto da:  Germania
Comandanti
Kimon Georgiev Todor Živkov Georgi Dimitrov Damjan Vejcev Fëdor Tolbuchin Rodion Malinovskij Kyril di Bulgaria Konstantin Muraviev Bogdan Filov Nikola Mihov Alexander Löhr Maximilian von Weichs
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Manuale

Il colpo di Stato in Bulgaria del 1944, noto in Bulgaria come il colpo di Stato del 9 settembre (in bulgaro: Деветосептемврийски преврат, Devetoseptemvrijski prevrat), chiamato anche nella storiografia del periodo socialista la rivolta nazionale del 9 settembre (Деветосептемврийско народно въстание, Devetoseptemvrijsko narodno văstanie) o la rivoluzione socialista del 9 settembre (Деветосептемврийска социалистическа революция, Devetoseptemvrijska socialističeska revoljucija), fu un energico colpo di Stato messo in atto la vigilia del 9 settembre 1944 nel Regno di Bulgaria. Con l'aiuto delle forze sovietiche dell'Armata Rossa in avanzamento dal 3º Fronte ucraino, il governo del primo ministro Konstantin Muraviev fu rovesciato e sostituito con un governo formato dal Fronte Patriottico guidato da Kimon Georgiev. In seguito vennero introdotti nel paese dei cambiamenti politici, economici e sociali su larga scala, con l'uscita della Bulgaria dall'Asse e la sua ricaduta nella sfera d'influenza dell'Unione Sovietica.