Colpo di Stato in Guatemala del 1954

Colpo di Stato in Guatemala del 1954
il Presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower e il Segretario di Stato John Foster Dulles, patrocinatore del colpo di Stato in Guatemala del 1954 che instaurò la dittatura di destra
Data18-27 giugno 1954
(9 giorni)
LuogoGuatemala
EsitoVittoria ribelle/militare
  • deposizione di Jacobo Árbenz
  • fine della rivoluzione guatemalteca
  • presa di potere della giunta militare
Schieramenti
Bandiera del Guatemala Governo guatemalteco Bandiera del Guatemala ribelli esiliati guatemaltechi
  • Forze armate guatemalteche (elementi)
    Con il supporto di:Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
  • CIA
  • Comandanti
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    Il colpo di Stato in Guatemala del 1954, nome in codice "Operazione PBSuccess", fu un'operazione segreta da parte della Central Intelligence Agency (CIA) che depose il presidente del Guatemala, Jacobo Árbenz Guzmán, democraticamente eletto nel 1951, e pose fine alla rivoluzione guatemalteca (1944-1954). Il risultato fu l'instaurazione di una dittatura militare guidata da Carlos Castillo Armas, la prima di una serie di governanti autoritari in Guatemala sostenuti dagli Stati Uniti d'America. I documenti segreti relativi alla vicenda sono stati declassificati dalla CIA nel 1997.

    La Rivoluzione guatemalteca è iniziata nel 1944, in seguito a una sollevazione popolare che ha rovesciato la dittatura militare di Jorge Ubico. Nello stesso anno, Juan José Arévalo è stato nominato Presidente nelle prime elezioni democratiche in Guatemala. Egli ha introdotto il salario minimo e un suffragio quasi universale, trasformando il Guatemala in una democrazia. Arévalo è stato succeduto nel 1951 da Árbenz, il quale ha introdotto una riforma agraria, nota come Decreto 900 del 18 giugno 1952, che ha garantito appezzamenti terrieri a contadini sprovvisti di terreni[1]. La Rivoluzione guatemalteca venne accolta negativamente dal Governo federale degli Stati Uniti, incline a interpretare l'evento come un colpo di Stato di matrice comunista. Tale percezione crebbe ulteriormente dopo che Árbenz venne eletto e rese legale il partito comunista del Partito Guatemalteco del Lavoro. La United Fruit Company (UFC), le cui attività imprenditoriali particolarmente redditizie vennero colpite dalla fine delle pratiche di sfruttamento lavorativo in Guatemala, avviò una campagna di lobbying particolarmente influente per persuadere gli Stati Uniti a rovesciare il governo guatemalteco. Il Presidente degli Stati Uniti Harry Truman autorizzò l'Operazione PBFortune per rovesciare Árbenz nel 1952, e sebbene l'operazione venne abortita, costituì un preludio della successiva Operazione PBSuccess.

    Dwight D. Eisenhower venne eletto Presidente degli Stati Uniti nel 1952, promettendo di applicare una linea più dura contro il comunismo; i legami dei membri del suo staff, John Foster Dulles e Allen Dulles, con la UFC hanno reso l'amministrazione Eisenhower predisposta ad agire contro il governo guatemalteco. Inoltre, il governo federale statunitense trasse conclusioni esagerate sull'entità dell'influenza comunista tra i consiglieri di Árbenz. Eisenhower autorizzò la CIA a portare avanti l'Operazione PBSuccess nell'agosto 1953. La CIA ha armato, finanziato e addestrato una forza di 480 uomini guidati da Carlo Castillo Armas. Il golpe fu preceduto da alcuni tentativi degli Stati Uniti di criticare e isolare il Guatemala a livello internazionale. La forza di Castillo Armas invase il Guatemala il 18 giugno 1954, supportato da una massiccia campagna di guerra psicologica. Questa ha compreso una stazione radio che trametteva propaganda anti-governativa e una versione degli eventi bellici e militari favorevole alla rivoluzione, sostenendo che queste fossero le notizie corrette; inoltre vennero portati avanti bombardamenti aerei sulla Città del Guatemala e un blocco navale. La forza d'invasione venne mal gestita a livello militare, e la maggior parte delle offensive vennero respinte. Ciononostante, la guerra psicologica e il timore di un'invasione statunitense intimidirono l'Esercito guatemalteco, che si rifiutò di combattere. Árbenz tentò brevemente e con scarso successo di armare i cittadini per resistere all'invasione, prima di rassegnare le dimissioni il 27 giugno 1953. Castillo Armas divenne presidente dieci giorni dopo, a seguito di negoziazioni a San Salvador.

    Descritto come il colpo di grazia definitivo alla democrazia in Guatemala, il golpe è stato ampiamente criticato a livello internazionale, e rafforzò il sentimento anti-statunitense nell'America Latina. Nel tentativo di giustificare il golpe, la CIA lanciò l'Operazione PBHistory, il cui scopo fu quello di individuare prove di una influenza dell'Unione Sovietica in Guatemala tra i documenti dell'era Árbenz, ma il tentativo fallì. Castillo Armas assunse rapidamente poteri di tipo dittatoriale, mettendo al bando i partiti di opposizione e invertendo la rotta rispetto alle riforme sociali implementate nel corso della Rivoluzione guatemalteca. Seguirono quattro decadi di guerra civile in Guatemala, con guerriglieri di sinistra che combatterono contro una serie di regimi autoritari supportati dagli Stati Uniti le cui brutalità inclusero il genocidio di popolazioni Maya.

    1. ^ Jim Handy, Revolution in the countryside : rural conflict and agrarian reform in Guatemala, 1944-1954, University of North Carolina Press, 1994, ISBN 0-585-02911-3, OCLC 42329422. URL consultato il 24 ottobre 2022.

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