Colpo di Stato in Romania del 1944

Colpo di Stato in Romania del 1944
parte del Fronte orientale della Seconda guerra mondiale
Re Michele, l'artefice principale del colpo di Stato del 23 agosto 1944
Data23 agosto 1944
LuogoRomania
Esito
Schieramenti
Comandanti
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Il colpo di Stato del 23 agosto 1944 - chiamato anche atto del 23 agosto[1][2][3][4] - fu l'atto con cui, il 23 agosto 1944, re Michele I di Romania decise la rimozione e l'arresto del Primo ministro Ion Antonescu, ordinò l'immediata cessazione della cooperazione tra il Regno di Romania e le potenze dell'Asse e avviò i negoziati per un armistizio con gli alleati e la cooperazione militare con l'Unione Sovietica.

Nominato Primo ministro dal re Carlo II con regio decreto del 4 settembre 1940 e confermato nello stesso incarico da re Michele il 6 settembre 1940, il 23 agosto 1944 Ion Antonescu venne rimosso e arrestato con decreto reale. Questo atto concluse il regime iniziato con il colpo di Stato effettuato da Ion Antonescu del 6 settembre 1940. Il regime di Antonescu era una dittatura militare,[5] alleata in guerra con le potenze dell'Asse e che poco prima si era rifiutata di sottoporre al re il documento di armistizio con l'Unione Sovietica in base al quale gli eserciti degli alleati avrebbero potuto transitare nel paese.

L'Armata Rossa aveva già invaso il nord-est del Regno di Romania nel marzo del 1944 e si era arrestata su una linea di fronte che passava per Černivci, Botoșani, Iași, Chișinău e Tighina. La separazione delle potenze dell'Asse e la firma immediata dell'armistizio con l'Unione Sovietica divenne dunque una necessità urgente e vitale. Il governo sovietico era già in trattative con l'opposizione rumena a Stoccolma tramite l'ambasciatrice sovietica Aleksandra Michajlovna Kollontaj e l'inviato romeno Frederic Nanu. I sovietici minacciarono di riprendere l'offensiva nel mese a settembre se esso non avesse lasciato l'alleanza con le potenze dell'Asse.[6] L'atto del 23 agosto 1944[4] fu programmato dal re stesso e da una coalizione dei partiti democratici attivi tra le due guerre (liberali, contadini e socialdemocratici) e del Partito comunista, che costituivano il blocco nazionale democratico. Al golpe collaborarono funzionari di rango elevato dell'esercito come i generali Constantin Sănătescu, Aurel Aldea, Ion Negulescu e altri.

Subito dopo la rimozione e l'arresto di Ion Antonescu il Regno di Romania lasciò l'alleanza con le potenze dell'Asse e dichiarò guerra alla Germania nazista e all'Ungheria.[5][7] L'accordo tra i governi di Stati Uniti d'America, Regno Unito e Unione Sovietica, da un lato, e il governo rumeno, dall'altro, venne firmato a Mosca il 12 settembre 1944. Esso stabilì i modi di governance politica del paese e il pagamento di danni materiali all'Unione Sovietica per un ammontare di 300 milioni di dollari in sei anni sotto forma di merci. Un altro risultato del cambio di alleanza del 23 agosto 1944 fu il ritorno della Transilvania del nord all'interno delle frontiere rumene. La Dobrugia Meridionale venne assegnata al Regno di Bulgaria e la Bessarabia e la Bucovina del Nord, ceduti all'Unione Sovietica nel 1940, rientrarono nel Regno di Romania. Il colpo di Stato del 23 agosto accelerò l'avanzata degli alleati - uno dei quali era ora il Regno di Romania - verso i confini della Germania nazista. Dal 1944 alla fine della guerra l'Esercito rumeno partecipò alle operazioni contro la Germania nazista e i territori occupati dell'Ungheria e della Cecoslovacchia.

Ion Antonescu (a destra) si alleò con la Germania nazista per recuperare la Bessarabia e la Bucovina settentrionale. La sua promessa di rimanere con la Germania nazista fino alla fine della guerra, tuttavia, gli impedì di "preoccuparsi degli interessi del suo paese" come lui stesso aveva detto ad Adolf Hitler a Berchtesgaden.
  1. ^ Giurescu, 1999, p. 227, 234, 236, 237, 239, 244, 250, 256.
  2. ^ Dinu c. Giurescu et al., Istoria României în date, București, Editura Enciclopedică, 2003, ISBN 9734504320.
  3. ^ Ciobanu, 1991, p. 17.
  4. ^ a b ziarul România Liberă, 22 august 1992, articolul paginile 6A-7A: „Astăzi, despre 23 august: din ce motive actul de la 23 august devenise o necesitate absolută”)
  5. ^ a b Michael, su britannica.com, Encyclopaedia Britannica.
  6. ^ Nicolette Franck : La Roumanie dans l'engrenage, ed. Esevier-Sequoia, Elveția, 1977, 270p.
  7. ^ Romania:the unfinished revolution, Steven D. Roper, Harwood Academic, 2000.

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