Colpo di Stato in Thailandia del 2014

Colpo di Stato in Thailandia del 2014
parte del conflitto tra la classe dominante thailandese e i governi a supporto delle politiche di Thaksin Shinawatra
Posto di blocco dell'esercito a Chiang Mai durante il colpo di Stato
Data22 maggio 2014
LuogoThailandia
Causasecondo i militari, la necessità di risolvere la crisi politica che nei mesi precedenti aveva provocato 28 morti e 700 feriti
secondo il governo, la volontà della vecchia classe dominante di porre fine all'egemonia politica della famiglia Shinawatra
Esito
Schieramenti
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Il colpo di Stato in Thailandia del 2014 fu attuato senza spargimento di sangue la sera del 22 maggio dalle forze dell'ordine thailandesi agli ordini del Consiglio nazionale per la pace e per l'ordine (CNPO), organismo militare creato in quei giorni e capeggiato dal comandante in capo dell'esercito generale Prayut Chan-o-cha. Fu privato del potere il governo ad interim di Niwatthamrong Boonsongpaisan, che aveva preso il posto del primo ministro Yingluck Shinawatra, destituita il 7 maggio 2014 da una sentenza della Corte costituzionale. Fu inoltre sciolto il Parlamento e soppressa la Costituzione.

Nel periodo successivo il Consiglio nazionale per la pace e per l'ordine prese il controllo del Paese e in particolare della magistratura. Mantenne su tutto il territorio nazionale la legge marziale proclamata già prima del colpo di Stato, e il coprifuoco. Impose una rigida censura a tutti i media, vietò pubblici assembramenti e molti dei leader delle opposizioni furono imprigionati. In luglio il re Rama IX approvò la costituzione provvisoria voluta dalla giunta militare, che il mese successivo scelse i membri del nuovo Parlamento e Prayut Chan-o-cha fu nominato primo ministro.[1]

Prima del colpo di Stato, determinanti furono i gravi incidenti in cui persero la vita 28 persone e le manifestazioni anti-governative capeggiate dal monarchico conservatore Suthep Thaugsuban. Quest'ultimo avrebbe in seguito dichiarato che già nel 2010 aveva discusso con Prayut su come liberare il Paese dall'influenza politica del fratello di Yingluck, Thaksin Shinawatra, il quale con i propri alleati aveva vinto largamente tutte le elezioni tenutesi in Thailandia dal 2001 e si era posto in conflitto con la classe politica monarchico militarista che tradizionalmente aveva governato il Paese.[2]


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