Coltello

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Vari coltelli a serramanico

Il coltello (dal latino cultellus, diminutivo di culter cioè "coltello" dell'aratro) è uno strumento manuale da taglio, usato come utensile o come arma, ed è formato da una lama e da un manico (per poterlo manovrare). La lama è più spesso in materiale ferroso (acciaio) e generalmente affilata da un solo lato (a differenza del pugnale); il manico può essere dello stesso materiale della lama o di materiale diverso (legno, plastica, corno, avorio, ecc.).[1]

Fin dall'età della pietra, all'alba dell'umanità (e forse anche prima), sono stati utilizzati utensili a forma di lame.[2] Gli antropologi ritengono che il coltello sia uno dei primi attrezzi progettati dagli esseri umani per sopravvivere. Le prime lame erano di selce o di ossidiana, scheggiata o levigata ad un bordo, a volte dotate di un manico. Più tardi con gli sviluppi della fusione e della metallurgia le lame sono state sostituite prima dal rame, poi dal bronzo, dal ferro e infine dall'acciaio. Mentre i materiali sono cambiati con il tempo, il disegno di base rimane lo stesso.

Insieme alla forchetta e al cucchiaio, il coltello moderno è un utensile per preparare e consumare quotidianamente cibi ed alimenti, ma di largo utilizzo non solo in cucina, è comune nel mondo occidentale almeno dal Medioevo. L'importanza dei coltelli come arma è un po' oscurata dalla nascita di armi più efficienti e specializzate, ma anche oggi una lama è dotazione dei militari di qualunque esercito.

  1. ^ coltèllo in Vocabolario - Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 1º settembre 2023.
  2. ^ Più antichi del previsto i primi utensili in pietra - Terra e Poli - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 3 giugno 2019. URL consultato il 1º settembre 2023.

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