Cometa Shoemaker-Levy 9

Cometa
Shoemaker-Levy 9
Immagine dei frammenti del nucleo della cometa Shoemaker-Levy 9 ripresa il 1º luglio 1993 dal Telescopio spaziale Hubble.
Scoperta25 marzo 1993
ScopritoriEugene Shoemaker
Carolyn S. Shoemaker
David Levy
Designazioni
alternative
D/1993 F2; 1993e
Parametri orbitali
Semiasse maggiore6,864795 AU, ua e au
Eccentricità0,216209
Dati fisici
Dimensioni5 km[1]

La cometa Shoemaker-Levy 9 (formalmente designata 1993e e D/1993 F2) è divenuta famosa perché è stata la prima cometa[2] osservata durante la sua caduta su un pianeta. Scoperta il 25 marzo 1993 dagli astronomi Eugene e Carolyn S. Shoemaker[3] e da David Levy, analizzando lastre fotografiche dei dintorni di Giove, destò immediatamente l'interesse della comunità scientifica; non era mai accaduto infatti che una cometa fosse scoperta in orbita attorno ad un pianeta e non al Sole. Catturata tra la seconda metà degli anni sessanta ed i primi anni settanta da Giove, le interazioni tra il gigante gassoso e la cometa ne avevano causato la disgregazione in 21 frammenti. Nel 1993 si presentava all'osservatore come una lunga fila di punti luminosi immersi nella luminescenza delle loro code, indicati spesso sui giornali come "la collana di perle".[4][5]

Gli studi dell'orbita della cometa portarono alla conclusione che essa sarebbe precipitata sul pianeta nel luglio del 1994. Fu quindi avviata un'estesa campagna osservativa che coinvolse numerosi osservatori a Terra e diverse sonde nello spazio per la registrazione dell'evento. Tra il 16 ed il 22 luglio 1994, i frammenti della cometa caddero su Giove in un vero e proprio bombardamento.[6] Le macchie scure che si formarono sul pianeta furono osservabili dalla Terra per diversi mesi prima di essere riassorbite dall'atmosfera di Giove. L'evento ebbe una rilevanza mediatica considerevole, ma contribuì notevolmente anche alle conoscenze scientifiche sul Sistema solare. In particolare, permise di effettuare misurazioni sugli strati profondi dell'atmosfera gioviana, normalmente inaccessibili, e sottolineò il ruolo svolto da Giove nel ridurre i detriti spaziali presenti nel Sistema solare interno.

  1. ^ Valore stimato precedente alla frantumazione. Il frammento maggiore è stato valutato essere di circa 2 km.
  2. ^ L'impatto di un secondo oggetto sul pianeta è stato osservato fortuitamente il 19 luglio 2009, 15 anni dopo l'impatto della Cometa Shoemaker-Levy 9. L'evento è stato segnalato da un astrofilo australiano, Anthony Wesley, e rapidamente confermato grazie alle osservazioni nell'infrarosso dell'Infrared Telescope Facility della NASA, presente presso l'osservatorio di Mauna Kea, alle Hawaii.
    a. (EN) New NASA Images Indicate Object Hits Jupiter, su nasa.gov, NASA, 20 luglio 2009. URL consultato il 21 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2019).
    b. Cometa si schianta su Giove: la scoperta dell'anno è di un astronomo dilettante, su corriere.it, 21 luglio 2009. URL consultato il 21 luglio 2009.
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Marsden1
  4. ^ (EN) Comet P/Shoemaker-Levy 9: The "String of Pearls" Comet, su hubblesite.org. URL consultato il 19 febbraio 2009.
  5. ^ Massimo Corbisiero, Le ultime osservazioni e i modelli della cometa frantumata, su astrofilitrentini.it, Associazione Astrofili Trentini, giugno 1994. URL consultato il 19 febbraio 2009.
  6. ^ (EN) Comet Shoemaker-Levy 9 Collision with Jupiter, su nssdc.gsfc.nasa.gov, nasa.gov, febbraio 2005. URL consultato il 7 febbraio 2011.

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