Per comunismo primitivo[1][2], comunità primitiva, o modo di produzione primitivo, si intende, nella teoria marxista e in antropologia, una fase di sviluppo socio-economica tipica della società preindustriale caratterizzata da un basso livello di forze produttive, dalla proprietà collettiva dei mezzi di produzione (terra e strumenti di lavoro rudimentali fatti di pietra, legno o di osso) e dall'equa distribuzione dei beni. È il primo dei modi di produzione che Marx definì come stadi di evoluzione della storia economica o modi di produzione, nella teoria del materialismo storico, ideata assieme a Friedrich Engels.[3] La divisione del lavoro avviene solo secondo l'età e il sesso, il che significa che i bambini e le donne eseguono lavori a cui sono idonei. Nella teoria del matriarcato (oggi messa in discussione dall'antropologia moderna) in questo tipo di società l'autorità è rappresentata dalle donne più anziane, mentre il patriarcato sarebbe uno sviluppo successivo. Lo stesso vale per la pratica della poliandria, con partner sessuali multipli per ogni donna.
Secondo Lewis Henry Morgan ed Engels i tipi di famiglia che sono stati individuati sono[3]:
Per Engels vi sono due fasi di comunismo primitivo[4]:
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