Nei banchetti dell'antichità e del medioevo, il coppiere aveva il compito di versare da bere ai commensali.[1][2]
I primi coppieri furono gli oinokóoi greci e poi i cyntus o pincerna romani.[1] Erano generalmente ragazzi giovani, di condizione servile. Nella mitologia classica Zeus rapì il giovane principe troiano Ganimede per farne il coppiere degli dei.[3]
Nelle corti reali e principesche medievali, specie in Francia e in Germania, il coppiere era invece un funzionario di alto rango che aveva il compito di servire le bevande alla tavola reale evitando che la coppa del re fosse avvelenata, e talora aveva l'obbligo di assaggiarne il contenuto prima di servirla.[1][4] In considerazione del costante timore di complotti e intrighi, tale posizione era affidata a persone di assoluta fiducia. Dalle relazioni confidenziali con il re, al coppiere derivava spesso una grande influenza a corte.[1]
In passato, nella Corte pontificia il titolo di Coppiere di Sua Santità spettava a quello dei nove camerieri segreti partecipanti che assisteva il papa nei pranzi solenni.[2]
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