Costantino I

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Costantino I
Cesare e poi Augusto dell'Impero romano
Testa dell'acrolito monumentale di Costantino (Musei Capitolini)
Nome originaleFlavius Valerius Constantinus
Regno25 luglio 306 –
22 maggio 337
Cognomina ex virtutePius Felix Invictus (310[1])
Maximus (312[2])
Victor (324[3])
Triumphator (328-332[4])
Germanicus maximus IV (nel 307, 308, 314 circa e 328-329[5][6][7][8][9])
Sarmaticus maximus III[6] (317/319,[10] 323[5] e 334[5][11])[7][8][9]
Gothicus maximus II (328 o 329 e 332[5][6][7][9])
Dacicus maximus (336[5][6])
Adiabenicus (ante 315[9])
Arabicus maximus (tra il 315 e il 319[10])
Armeniacus maximus (tra 315 e 319[10])
Britannicus maximus (ante 315[9][10])
Medicus maximus (ante 315[9][10])
Persicus maximus (nel 312/313,[12] ante 315[9])
Nascita27 febbraio 274[13]
Naissus
Morte22 maggio 337
Nicomedia[14]
SepolturaChiesa dei Santi Apostoli a Costantinopoli
PredecessoreCostanzo Cloro (per parte dei territori di competenza amministrati) e Flavio Severo (per la carica di Cesare d'Occidente)
SuccessoreCostantino II (cesare dal 317)
Costanzo II (cesare dal 324)
Costante I (cesare dal 333)
Dalmazio (cesare dal 335)
ConiugeMinervina
Fausta
FigliCrispo
Costantina
Costantino II
Costanzo II
Costante I
Elena
DinastiaCostantiniana
PadreCostanzo Cloro
MadreElena
Flavio Valerio Constantino (Constantino I)
Moneta di Costantino (327 circa) con la rappresentazione del monogramma di Cristo sopra il labaro imperiale
NascitaNaissus, 27 febbraio 274
MorteNicomedia, 22 maggio 337
Cause della mortenaturali
Luogo di sepolturaChiesa dei Santi Apostoli a Costantinopoli
Religionecristianesimo convertito dal paganesimo
Dati militari
Paese servitoImpero romano
Forza armataEsercito romano
GradoAugusto
ComandantiCostanzo Cloro e Massimiano
Guerre
Battaglie
Nemici storiciMassenzio e Licinio
Comandante diEsercito romano
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San Costantino I
Raffigurazione di san Costantino nella basilica di Santa Sofia a Istanbul. L'imperatore, che la Chiesa ortodossa ha definito «Simile agli Apostoli», proclamandolo santo, è raffigurato nell'atto di dedicare la basilica.
 

Imperatore

 
NascitaNaissus, 27 febbraio 274
MorteNicomedia, 22 maggio 337
Venerato daChiesa cristiana ortodossa
Santuario principaleChiesa dei Santi Apostoli
Ricorrenza21 maggio

Flavio Valerio Aurelio Costantino, conosciuto anche come Costantino il Vincitore, Costantino il Grande e Costantino I (in latino Flavius Valerius Aurelius Constantinus[15]; in greco antico: Κωνσταντῖνος ὁ Μέγας?, Konstantînos o Mégas; Naissus, 27 febbraio 274Nicomedia, 22 maggio 337[14]), è stato un imperatore romano che regnò dal 306 fino alla sua morte.

Costantino è una delle figure più importanti dell'Impero romano, che riformò largamente e nel quale permise e favorì la diffusione del cristianesimo. Tra i suoi interventi più significativi, la riorganizzazione dell'amministrazione e dell'esercito, la creazione di una nuova capitale a oriente, Costantinopoli, e la promulgazione dell'Editto di Milano sulla libertà religiosa.

La Chiesa ortodossa e le Chiese di rito orientale lo venerano come santo, presente nel loro calendario liturgico, col titolo di Eguale agli apostoli; mentre il suo nome non è presente nel Martirologio Romano, il catalogo ufficiale dei santi riconosciuti dalla Chiesa cattolica.[16]

  1. ^ Costantino si attribuì il titolo Invictus dopo la propria autoproclamazione ad Augusto, nella seconda metà del 310. Si veda nel merito Thomas Grünewald, Constantinus Maximus Augustus. Herrschaftspropaganda in der zeitgenössischen Überlieferung, Stoccarda 1990, pp. 46-61.
  2. ^ Il senato di Roma gli accordò questo titolo dopo la vittoria su Massenzio. Si veda Lattanzio, De mortibus persecutorum XLIV 11-12.
  3. ^ Costantino adottò il titolo Victor in sostituzione di Invictus nel 324, dopo la vittoria definitiva su Licinio. Si veda nel merito Thomas Grünewald, Constantinus Maximus Augustus. Herrschaftspropaganda in der zeitgenössischen Überlieferung, Stoccarda 1990, pp. 134-144.
  4. ^ Costantino adottò il titolo Triumphator al tempo delle campagne gotiche sul confine danubiano. Si veda nel merito Thomas Grünewald, Constantinus Maximus Augustus. Herrschaftspropaganda in der zeitgenössischen Überlieferung, Stoccarda 1990, pp. 147-150.
  5. ^ a b c d e Timothy Barnes, The victories of Constantine, in Zeitschrift fur Papyrologie und Epigraphik 20, 1976, pp.149-155.
  6. ^ a b c d CIL VI, 40776.
  7. ^ a b c CIL VIII, 8477 (p 1920).
  8. ^ a b CIL VIII, 10064.
  9. ^ a b c d e f g CIL VIII, 23116.
  10. ^ a b c d e Iscrizione databile al 319 sulla quale troviamo diversi titoli vittoriosi:

    «Imperatori Caesari Flavio Constantino Maximo Pio Felici Invicto Augusto pontifici maximo, Germanico maximo III, Sarmatico maximo Britannico maximo, Arabico maximo, Medico maximo, Armenico maximo, Gothico maximo, tribunicia potestate XIIII, imperatori XIII, consuli IIII patri patriae, proconsuli, Flavius Terentianus vir perfectissimus praeses provinciae Mauretaniae Sitifensis numini maiestatique eius semper dicatissimus

  11. ^ Y.Le Bohec, Armi e guerrieri di Roma antica. Da Diocleziano alla caduta dell'impero, Roma, 2008, p.53; C.Scarre, Chronicle of the roman emperors, New York, 1999, p.214.
  12. ^ Eusebio di Cesarea, Historia ecclesiastica, IX, 8, 2-4; Giovanni Malalas, Cronografia, XII, p.311, 2-14;
    IL Alg-1, 3956 (Africa proconsularis, Tenoukla): Dddominis nnnostris Flavio Valerio Constantino Germanico Sarmatico Persico et Galerio Maximino Sarmatico Germanico Persico et Galerio Valerio Invicto (?) Pio Felici Augusto XI.
  13. ^ Il giorno e il mese sono largamente accettati, mentre l'anno è talvolta anticipato al 271 o ritardato al 275 o anche molto più tardi (ad esempio "ca. 280" secondo l'Enciclopedia Europea della Garzanti del 1977. Fonti WEB citano addirittura il 289.). Il suo biografo ufficiale, Eusebio di Cesarea, dice soltanto che la sua vita fu approssimativamente lunga il doppio del suo regno, cioè circa 62-63 anni. Purtroppo Eusebio dichiara che il suo regno durò 32 anni (e non 31), in quanto contava come interi anche gli spezzoni incompleti dell'anno di nascita e di morte; ciò ha indotto in errore alcuni storici, che anticipano di due anni la sua nascita. Nel merito si veda inoltre Barnes, The New Empire of Diocletian and Constantine, pp. 39-42.
  14. ^ a b Sesto Aurelio Vittore, De Caesaribus, 41.16; Sofronio Eusebio Girolamo, Cronaca, 337, p. 234, 8-10; Eutropio, Breviarium historiae romanae, X, 8.2; Annales Valesiani, VI, 35; Orosio, Historiae adversos paganos, VII, 28, 31; Chronicon paschale, p.532, 7-21; Teofane Confessore, Chronographia A.M. 5828 (testo latino); Michele siriaco, Cronaca, VII, 3.
  15. ^ Il titolo imperiale ufficiale era IMPERATOR CAESAR FLAVIVS CONSTANTINVS PIVS FELIX INVICTVS AVGVSTVS; dopo il 312 aggiunse MAXIMVS ("il grande") e dopo il 325 sostituì INVICTVS con VICTOR, in quanto INVICTVS ricordava il culto del Sol Invictus.
  16. ^ Costantino I, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.

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