La crociata dei tedeschi - conosciuta anche come massacri della Renania o Gzerot Tatenu (ebraico:גזרות תתנו) - facente parte degli eventi della prima crociata, venne ufficialmente bandita il 27 novembre 1095 durante il concilio di Clermont da papa Urbano II. Innescò una persecuzione degli ebrei che portò alla distruzione delle comunità ebraiche di Spira, Worms e Metz e che alcuni storici definiscono come pogrom.
Particolarmente coinvolti nei massacri furono Pietro l'eremita e soprattutto il conte Emicho.[1]
Secondo David Nirenberg, gli eventi del 1096 nella Renania "occupano un posto significativo nella moderna storiografia ebraica, e costituiscono il primo esempio di quell'antisemitismo il cui climax sarà l'Olocausto"[2].
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