La cultura di Kunda, con le sue radici nella cultura swideriana,[1] è una comunità mesolitica di cacciatori-raccoglitori situata nella zona della foresta Baltica che si estendeva ad est attraverso Lettonia nella Russia settentrionale e risalente ad 8000–5000 a.C. secondo la datazione del radiocarbonio calibrata. Essa è così chiamata dalla città estone di Kunda, circa 110 km a est di Tallinn lungo il Golfo di Finlandia, vicino alla zona dove fu scoperto il primo insediamento estesamente studiato, sulla Collina di Lammasmäeae nella torbiera circostante.[2]
La maggior parte degli insediamenti Kunda sono localizzati vicino al margine delle foreste presso fiumi, laghi o paludi. L'alce veniva cacciata in modo estensivo, forse con l'aiuto di cani da caccia ammaestrati. Sulle coste era praticata la caccia delle foche, mentre nei fiumi venivano pescati lucci ed altri pesci d'acqua dolce. Ci fu una ricca industria manifatturiera di ossa e corna, specialmente in relazione all'attrezzatura per la pesca. Gli utensili erano decorati con semplici disegni geometrici, mancanti della complessità delle contemporanee comunità della cultura maglemosiana insediate a sud-ovest.
Alla cultura di Kunda succede la cultura di Narva che usa la ceramica e mostra alcune tracce di produzione di cibo. Il più antico insediamento della cultura di Kunda che si conosca in Estonia è l'insediamento di Pulli.
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